Per i napoletani, la parola Pasticceria equivale a pronunciare il nome di Scaturchio, considerandoli un tutt’uno, un legame tra tradizione e continua innovazione che va avanti da più di un secolo.
La storia comincia all’inizio del ‘900, quando la pasticceria della città di Napoli usciva dalla mirabile rete di conventi e le strade si arricchivano di tavolini dei caffè e delle pasticcerie, meta preferita dopo una camminata per le chantose e le famiglie.
Erano anni in cui la città sognava il suo futuro: s’inaugurava il Risanamento dei quartieri centrali, la galleria Umberto competeva con le grandi gallerie delle capitali europee, si sostituivano i tram a cavalli con quelli elettrici, si progettavano ascensori e funicolari verso i quartieri collinari.
Le origini
Tra i tanti caffè, nella centralissima via Toledo, spuntò anche quello dei due fratelli Scaturchio, i quali portarono dalla Calabria la tradizione della pasta di mandorla e, più tardi, aprirono anche una fabbrica di cioccolato.
La grande guerra interruppe molte speranze e Giovanni, il più giovane degli Scaturchio, partì per il fronte; uscirà indenne dal conflitto e porterà a Napoli una moglie austriaca e una figlia di nome Ivanka. Con la sua nuova famiglia aprirà la Pasticceria di Piazza San Domenico Maggiore.
La tradizione napoletana e austriaca
Sempre negli anni ‘30, arriva a Napoli dalla Calabria Francesco Cannatiello, cugino di Ivanka; tra i due nasce un amore che sfocia in un matrimonio. Negli anni, Francesco, Ivanka e suo fratello Mario, prendono in mano le redini dell’impresa di famiglia, dove Francesco si rivela gran decoratore di torte; ancora oggi questo è un segno distintivo della ditta Scaturchio.
Da allora i decoratori del laboratorio eseguono merletti zuccherini e volute di panna da fare invidia alle facciate barocche delle chiese napoletane.
Mentre Francesco cura il laboratorio, Ivanka lavora alla cassa e si occupa di amministrazione, e Mario diventa uomo di pubbliche relazioni col suo charme di gran signore napoletano. Ai dolci della tradizione napoletana, si aggiungeranno gli Strudel, le Sacher e Giovanni perfezionerà la Brioche del Danubio, nella versione salata e dolce, che da allora diventa protagonista delle feste dei napoletani, con tutte quelle cupoline da staccare a mano dalla torta principale.
Il primo servizio di Catering
In quegli anni un nuovo dolce della Ditta Scaturchio entra nella tradizione della pasticceria napoletana: il Ministeriale, col suo segreto di conservazione che ancora si difende gelosamente. E’ riconosciuto come la delizia più famosa di Scaturchio, un medaglione di cioccolato fondente ripieno di una crema leggermente liquorosa.
Si racconta che fu Francesco Scaturchio a crearlo nel secolo scorso, come pegno d’amore per una ballerina del “Cafè Chantant“ e che ebbe un successo tale che il suo inventore pensò bene di presentare il ritrovato alla mensa del Re.
«Questa sera voglio sui tavoli del pubblico 100 abat-jour blu». Al Salone Margherita, nei sotterranei della Galleria di Napoli, Anna Fugez, avrebbe incantato il suo pubblico con le note di: Abat-jour… che diffondi una luce blu”.
Fu una pratica lunga e sfiancante e solo dopo innumerevoli prove nei Ministeri incaricati di verificare la congruità della proposta, il medaglione poté raggiungere la “regale gola”. Da qui il suo nome.
L’invenzione del babà Vesuvio, servito ancora caldo e realizzato nel 1994 per il G7 di Napoli, a conclusione della cena di 400 giornalisti di tutto il mondo, rappresenta la più recente innovazione di Scaturchio ed è sempre presente nelle vetrine delle pasticcerie, ormai simbolo della città e attrazione turistica.
Le novità
Con questi dolci non avari di creme, i liquori e il caffè, Scaturchio continua a tentare turisti e napoletani da Piazza San Domenico Maggiore alla centralissima Piazza Amedeo e tutti i suoi altri punti vendita situati a Chiaia, Vomero, Certosa, con una prossima inaugurazione nella cornice di Castel Sant’Elmo e la più recente avvenuta nel futuristico Food Hall, presso la Stazione Centrale.
La pasticceria inoltre gode di molteplici servizi all’avanguardia, tra cui il funzionale e fornitissimo e-shop che copre tutto il territorio nazionale, nonché spedizioni estere e la mappa delle Vie del Gusto, un invito alla scoperta di Napoli.