Lo Sprusciat è un salume particolare prodotto artigianalmente, tipico di alcune zone molisane ed in particolare a Castel del Giudice, in provincia di Isernia, che assomiglia molto all’ancor più tipica soppressata.
Il suo nome deriva da un termine dialettale locale che vuol dire “strizzato”; infatti si ottiene da carne di suino scelta, polpa di lombo, prosciutto e spalla, tritata in pezzi piuttosto grossi, alla quale viene poi aggiunta una piccolissima percentuale di grasso, oltre a sale e pepe in grani.
Sprusciat, la lavorazione
Una volta macinato, l’impasto, che è decisamente rossastro per la bassissima percentuale di grasso che contiene, viene insaccato rigorosamente in budelli naturali di suino e messo sotto pressa per due giorni.
Trascorso questo periodo lo Sprusciat viene lasciato ad asciugare in un locale areato e riscaldato dove stagiona dai due ai cinque mesi in condizioni di temperatura e umidità controllata, assumendo un sapore intenso e persistente.
Quando il prodotto è stagionato, se non viene consumato subito, viene messo sotto grasso in vasi di vetro sottovuoto, dove mantiene inalterate le proprietà nutritive, il colore, la morbidezza e l’elasticità; un tempo nelle case contadine lo si teneva in cassoni contenenti grano per conservarlo fragrante per tutto il periodo estivo.
Questo salume è perfetto come antipasto e come spuntino, accompagnato da un buon pane casereccio, accompagnato a vini rossi giovani, freschi di acidità e con un bouquet ricco di aromi di frutta rossa e fiori, quali il Nero d’ Avola o il Caldano Rosso.