Modica è una cittadina siciliana ad una quindicina di chilometri dal capoluogo Ragusa, con oltre 55.000 abitanti che da qualche anno è patrimonio dell’Umanità Unesco.
Un tempo capitale della più importante Contea di Sicilia, Modica è caratterizzata dal fatto di essere sorta su quattro colline di un altopiano solcato da profondi canyon che i locali definiscono “cave”.
Sotto alla città scorrono tre torrenti, lo Ianni Mauro, il Pozzo dei Pruni e il San Liberale le cui acque formano il “Moticano”, un tempo il fiume principale che attraversava tutta la città e che fino all’inizio del secolo scorso aveva donato a Modica il bizzarro appellativo di “Venezia del Sud”.
Una melagrana spaccata
In pratica la città si divide in due parti “in forma di melagrana spaccata” come amava dire lo scrittore Gesualdo Bufalino, Modica Alta e Modica Bassa. La prima si sviluppa lungo la collina su cui spiccano i resti del castello medioevale e la torre con l’Orologio, simbolo della città. A dominare le antiche casette che si inerpicano sulla collina l’imponente duomo di san Giorgio con la sua scalinata di 250 gradini e la chiesa di san Giovanni Evangelista.
L’impianto medioevale della città è facilmente riconoscibile dalla commistione di casette, viuzze, chiese, campanili e scalinate che salgono e scendono lungo i pendii delle due vallate e delle colline circostanti, che convergono verso la sommità del Pizzo ed il suo Castello.
Moltissime le chiese modicane, per lo più in stile tardo barocco o barocco siciliano, con le loro imponenti e scenografiche scalinate sui declivi delle colline.
La campagna intorno alla città, invece, è caratterizzata da una fitta rete di muretti a secco che da secoli delimitano gli appezzamenti di terreno dei contadini modicani.
Nell’addentrarsi per le stradine del suo centro storico, passeggiando tra i palazzi baroccheggianti perfettamente ristrutturati alla ricerca di angoli caratteristici e piccole botteghe di artigianato e di prodotti tipici, in particolare di lavorazione della “pietra bianca di Modica”, troviamo i monumenti più suggestivi di Modica.
Tra questi la torre del castello dei Conti, i campanili di San Pietro a Modica Bassa e San Giorgio a Modica Alta, il Palazzo della Cultura con i suoi Musei, il Duomo di San Giorgio, la millenaria chiesetta rupestre di San Nicolò, la casa natale di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura.
Ma gli edifici religiosi, sia a Modica Alta che a Modica Bassa, sono tantissimi: praticamente tutti degni di una visita turistica, per lo stile e per diverse opere d’arte che contengono.
Numerosi gli eventi folcloristici organizzati in città, sia di natura religiosa, sia di natura più “ludica” e collegati a quelli che sono i prodotti di punta del territorio modicano.
La famosa cioccolata di Modica
Infatti Modica è famosa per la sua cioccolata prodotta ancora con il metodo originale, quello degli Atzechi, un cioccolato speziato che ha reso la città famosa nel mondo, che si concretizza nella manifestazione annuale “ChocoBarocco” che richiama in città decine di migliaia di persone.
Tra gli eventi religiosi ci sono la festa della “Madonna Vasa Vasa” che si svolge da secoli nel giorno di Pasqua e le feste di San Giorgio e San Pietro e della Madonna delle Grazie.
Sede di un polo commerciale tra i più grandi della Sicilia, Modica ha una significativa produzione di olio Dop dei Monti Iblei, di carrube e di prodotti avicoli.
Anche l’allevamento bovino è particolarmente attivo, con la più antica razza autoctona siciliana, la razza modicana a manto rosso, di origine africana, dalla incurvatura a lira delle corna che alimenta una ricca produzione lattiero-casearia con ricotta, formaggi freschi e caciocavallo.
La cucina modicana comprende ancora oggi molti prodotti tipici: focacce, pastiere, pasticci, il pane casereccio, la fava cottoia, miele, mais e l’immancabile cioccolato.
Modica fa anche parte delle Associazioni Nazionali delle Città dei Sapori, oltre che delle Città del Pane, dell’Olio e del Gelato.