Il Bizulà, conosciuto anche come “biscotto dei marinai”, è un prodotto tradizionale caratteristico di Cattolica, la bella cittadina della costa romagnola in provincia di Rimini.
Il dialetto locale identifica il bizulà come il vecchio pane dei marinai, una sorta di biscotto a forma di anello, che i pescatori un tempo portavano con sé in grandi quantità, insieme al vino e all’olio d’oliva, perché si poteva conservare a lungo durante la navigazione.
Facendo passare una corda dal foro centrale dei pani, grande come il braccio di un uomo, si formavano delle “collane” che venivano appese ad una delle pareti, nel vano della barca più riparato dai topi e dall’umidità.
Sistemati in questo modo infatti, i biscotti si mantenevano friabili e al bisogno venivano consumati dopo essere stati ammorbiditi nell’acqua, nel vino o nel brodo di pesce.
Bizulà, una preparazione semplice
Il Bizulà si prepara solo con farina, lievito, acqua e un po’ di sale; una volta erano le stesse famiglie dei pescatori a produrli, oggi è una rarità che si trova in commercio solo presso alcuni forni artigianali.
Non essendo praticamente più portato a spasso sul mare perché la pesca moderna si fa in modo molto diverso da un tempo, il bizulà viene oggi prodotto in un solo forno a Cattolica, che serve comunque molti privati così come diversi ristoranti locali che lo servono da consumare con le alici marinate, con il brodetto o con il la rustida, il classico pesce alla brace.