Pescaglia è un piccolo borgo all’interno delle Alpi Apuane, nell’appennino lucchese; un paese di quasi quattromila abitanti situato in un territorio abitato fin dalla notte dei tempi da popolazioni Liguri e Apuane.
Pescaglia, dai romani ai giorni nostri
I romani successivamente hanno lasciato tracce della loro dominazione nel territorio, tanto che lo stesso toponimo rimanda alla loro presenza, riferendosi ad una zona di pascoli o all’abbondanza di pesce pescato nei suoi torrenti.
In epoca medioevale il paese risulta diviso in tre “Terzieri”: Pescaglia, Villabuona e Piazzanese e finì nel ‘200 sotto il dominio della Repubblica di Lucca, che lo rinforzarono facendone un avamposto contro i signori della vicina Garfagnana.
Con il fiorire di numerose pievi, il territorio di Pescaglia inizia a godere di una notevole autonomia amministrativa e ad organizzarsi in Comuni nell’ambito della Repubblica di Lucca, sotto il cui dominio vide arrivare un ulteriore sviluppo fino al XVI secolo, arricchendosi anche di nuove chiese, palazzi ed opere fortificate che, nei secoli successivi, subirono anche diversi lavori di rifacimento o ristrutturazione.
Pescaglia, dalla terra la sua “ricchezza”
La sua economia, che è sempre stata prevalentemente pastorale ed adatta per pascoli d’alpeggio, nel corso del tempo si è progressivamente trasformata in attività agricola ed alla coltivazione della selva e del castagno, che ha rappresentato per secoli la vera ricchezza alimentare per la popolazione di Pescaglia.
Intorno alla seconda metà del XIX secolo, anche a Pescaglia come altri centri della Lucchesia si diffuse la coltivazione del gelso per allevare il baco da seta; sorsero così le prime filande ed arrivò quasi contemporaneamente nelle vallate vicine l’industria della carta, che si aggiunse a quella più antica legata alla lavorazione del ferro e del legno.
Nel territorio di Pescaglia e delle sue frazioni, vi sono molti edifici religiosi di pregio, come la millenaria Pieve di San Giovanni Battista a Monsagrati o la chiesa dei santi Ippolito e Cassiano, a Gello, dell’XI secolo, come la parrocchiale di Pescaglia, dei santi Pietro e Paolo, anch’essa molto antica, ma ristrutturata nel ‘600, circondata da una lussureggiante vegetazione.
Notevole anche la Chiesa di San Martino in Freddana, del primo medioevo, ma rifatta all’inizio del 1900 in uno stile un po’ particolare ed eclettico, che ha comunque mantenuto il suo campanile romanico originale con la merlatura in cima.
Pescaglia, manifestazioni interessanti
Numerose le manifestazioni che vengono organizzate a Pescaglia e nelle sue frazioni nel corso dell’anno, tra cui quelle collegate alle tradizioni ed ai lavori che un tempo si svolgevano nel territorio.
Tra questi a luglio, presso il Molino di Menicone a S.Martino in Freddana viene rievocata la caratteristica “fase della trebbiatura”, con l’assaggio di pane fatto in casa annaffiato con ottimo vino del posto, mentre a Vetriano un altro momento della tradizione viene rievocato nella manifestazione “Pizzi e Merletti di Nonna Rosa”, dove si fa rivivere la coltivazione del gelso, l’allevamento del baco da seta e la tessitura del filo ottenuto.
Ad ottobre a Piagaio, in Valpedogna, viene organizzata la “Festa della Zucca” un’occasione ricca di tradizioni antiche, vecchi sapori e mestieri di un tempo mentre a Colognora si tiene la “Mondinata nel Borgo Antico”, un’occasione per rivivere la cultura contadina ed assaporare il piacere della castagna e suoi derivati, nell’incontaminato e suggestivo scenario di un vecchio abitato non a caso scelto dieci anni fa, nel 2008, dal regista americano Spike Lee come set del suo film “Miracolo a S.Anna”, ispirato all’eccidio di Sant’Anna di Stazzema ad opera dei nazifascisti.