La celebrazione della Giornata Internazionale della Gastronomia Sostenibile riconosce la gastronomia come espressione della diversità naturale e culturale del mondo, sottolineando quanto sia importante consumare ingredienti e alimenti di stagione e contribuendo alla preservazione dell’ambiente e delle tradizioni culinarie.
Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama e Repubblica Dominicana, i paesi che formano CATA, Agenzia di promozione turistica dell’America Centrale, sono sempre più impegnati nel promuovere una gastronomia sostenibile attraverso un lavoro che coinvolge i produttori locali e l’utilizzo di prodotti a km 0.
La chiave per una buona gastronomia locale si basa nel proporre specialità culinarie con alimenti e prodotti locali e, sotto questa scia, si sta facendo strada la gastronomia sostenibile, una catena che crea migliaia di posti di lavoro, promuove l’innovazione e genera economie più sostenibili a beneficio delle persone, per questo motivo, dal 2016, il 18 giugno si celebra la Giornata Internazionale della Gastronomia Sostenibile, proclamata dalle Nazioni Unite (ONU) al fine di promuovere nuove e migliori abitudini alimentari nel mondo, lo sviluppo agricolo, la sicurezza alimentare, l’alimentazione, la produzione sostenibile di cibo, il consumo responsabile e la conservazione della biodiversità.
I principi della sostenibilità gastronomica
Il Belize mira a consolidarsi come una delle mete più responsabili, infatti, ha avviato nuove pratiche all’interno della propria offerta gastronomica in un’ottica più sostenibile per adattarsi alle esigenze dei turisti, alla continua ricerca di mete più rispettose dell’ambiente, come la sostituzione della plastica monouso con utensili a base di metallo e l’introduzione del sistema “dalla fattoria alla tavola”, un’iniziativa che permette ad alberghi e ristoranti di coltivare nel proprio giardino i prodotti che andranno poi a utilizzare in cucina.
Un’altra pratica è il programma “Fish Right, Eat Right”, che promuove la pesca sostenibile e combatte quella illegale, per cui gli stabilimenti e i pescatori che decidono di aderire a queste buone azioni saranno ricompensati tramite attività di promozione.
La sostenibilità nelle cucine è un argomento in forte espansione a Panama e gli chef panamensi sono sempre più impegnati nella promozione dello sviluppo agricolo, nella tutela della biodiversità e della cultura; Panama, infatti, ha promosso il movimento “Iberoamerica to eat, Iberoamerica to take”, una piattaforma impegnata nello sviluppo sostenibile attraverso una gastronomia creativa basata sulla fiducia e sulla qualità, un movimento che mira alla cooperazione americo-latina per il rilancio e la sostenibilità della gastronomia, del cibo e del turismo di fronte alle conseguenze del covid-19.
Nel caso della Repubblica Dominicana, il paese è impegnato nel recupero di ricette ancestrali dominicane che fanno parte della propria identità culturale attraverso l’utilizzo di ingredienti tipici del luogo, ne è un esempio lo chef Carlos Estévez con il suo progetto La Perla del Sur a Barahona, dove lavora con produttori agricoli, cooperative e orti individuali della zona.
Il Costa Rica, paradiso centroamericano, è un autentico santuario sostenibile, ideale per coloro che privilegiano l’eco-consapevolezza, spicca, infatti, il suo impegno nel turismo, con pratiche focalizzate alla minimizzazione dell’impatto ambientale come la riduzione degli spostamenti in auto, insegnare come vengono raccolti i prodotti naturali o portare alla scoperta della flora e della fauna del luogo.
Ha avviato anche un Piano Nazionale per la Gastronomia Costaricana Sostenibile e Salutare della Costa Rica Gastronomy Foundation (FUCOGA), una proposta della società civile che mira a salvaguardare le tradizioni culinarie locali, utilizzando ingredienti nazionali, iniziativa premiata nell’ambito di Fitur 2021 con il premio Excelencias 2020.