Ogni anno, il 10 febbraio, la FAO (Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura), i governi di tutto il mondo e i rispettivi partner celebrano la Giornata mondiale dei legumi come riconoscimento dei valori nutrizionali di tali prodotti e del contributo che essi offrono ai sistemi agroalimentari sostenibili, al mantenimento della salute del suolo e nel fornire nutrimento vitale alle comunità di tutto il mondo.
I legumi, come fagioli, ceci e piselli, sono un sottogruppo di colture appartenenti alla famiglia delle leguminose raccolte per i loro semi commestibili e sono considerati alimenti nutrienti sia per la salute umana che per quella ambientale. Nel contesto del suolo, i legumi svolgono un ruolo vitale fornendo nutrienti essenziali, mantenendo la biodiversità del suolo e migliorando la struttura del suolo.
Inoltre, molte di tali specie sono resistenti alla siccità e resistenti a caldo e siccità e la loro coltivazione ottimizza l’uso dei fertilizzanti, riducendo così le emissioni di gas serra.
<<La loro versatilità e resilienza possono migliorare sia la salute dei nostri suoli che delle comunità locali – ha affermato QU Dongyu direttore generale della FAO – La crisi climatica, la perdita di biodiversità e l’erosione e il degrado del suolo sono sfide chiave e i legumi possono essere parte della soluzione. La loro capacità di prosperare in climi diversi, insieme alle loro proprietà di fissazione dell’azoto, li rendono molto preziosi>>.
Legumi e terreno: un binomio dinamico
I legumi migliorano la salute del suolo ospitando batteri utili, chiamati rizobi, nelle loro radici. Questi batteri convertono l’azoto presente nell’aria in fertilizzanti nel terreno. Inoltre, altri batteri e funghi aiutano a rilasciare fosforo nel terreno, fornendo nutrienti essenziali per le piante e promuovendo la diversità del suolo. I fertilizzanti prodotti dai legumi apportano benefici non solo ai legumi, ma anche ad altre colture coltivate insieme ad essi, riducendo la necessità di fertilizzanti chimici. Ciò rende i legumi ideali per pratiche agricole sostenibili come la consociazione o la rotazione delle colture.
Benefici nutrizionali ed economici
I legumi, convenienti e ricchi di nutrienti, sono una straordinaria fonte di proteine, elementi fondamentali per una corretta alimentazione grazie alle comprovate proprietà salutistiche. Poi fanno molto bene anche all’economia.
Per quanto riguarda l’Italia, i legumi in scatola sono un fiore all’occhiello dell’industria agroalimentare Made in Italy. In base ai dati Anicav, l’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, tale produzione (quella dei legumi in scatola appunto) si conferma molto importante per il comparto delle conserve vegetali con un fatturato, nel 2023, di oltre 1,1 miliardi di euro, di cui 650 milioni derivano dall’export che, pur rimanendo stabile nei volumi, continua a crescere in valore (+8%) a dimostrazione che la qualità dei prodotti italiani è sempre più apprezzata e riconosciuta sui mercati internazionali.
Relativamente ai consumi interni, nel 2023 si è registrata una crescita in volume (+5,9%)ed in valore (+18%). I fagioli in scatola rimangono il prodotto più venduto, rappresentando circa il 43% del mercato delle conserve vegetali al netto delle conserve rosse.
<<Il contesto attuale è ricco di sfide per il nostro comparto e i legumi possono giocare un ruolo fondamentale non solo perché da sempre sono un elemento basilare di ogni corretta alimentazione e rappresentano una straordinaria fonte di proteine alternative a quelle animali, ma anche per gli evidenti benefici in termini di impatto ambientale – ha commentato Giovanni De Angelis, Direttore Generale di Anicav – I numeri, poi, confermano l’importanza di questa produzione anche da un punto di vista economico. Tuttavia grande è la preoccupazione generata dalle tensioni geo-politiche nel Mar Rosso. La difficile situazione sta avendo un forte impatto soprattutto sul costo dei noli e le esportazioni potrebbero risentirne>>.
La foto di apertura: ©FAO/Atul Loke