Il 30 Giugno scorso si è svolta, presso l’Hotel Cerere di Paestum, la presentazione di Biologicamente, l’iniziativa finanziata nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Campania 2014/2020 rivolta a produttori e consumatori, con l’obiettivo di far comprendere i vantaggi delle coltivazioni biologiche e da agricoltura integrata-certificata.
La campagna di sensibilizzazione che vede come soggetto promotore la Cooperativa Agricola TerrAmore, prevede ben 35 iniziative per incentivare la svolta verso una reale sostenibilità affinché si attivino delle pratiche efficaci per un’agricoltura più verde, più efficiente e più equa, incoraggiando un migliore uso delle risorse naturali per affrontare il cambiamento climatico, salvaguardare la biodiversità, promuovendo la ricerca, l’innovazione e la condivisione delle conoscenze.
“Con Biologicamente vogliamo far capire ai giovani l’importanza di consumare cibo sano – dichiara Carmine Papace Presidente di TerrAmore – e ad agricoltori e produttori la necessità di investire sulla sostenibilità ambientale per il futuro delle loro aziende e del pianeta”.
Il Biologico in Campania
In Campania dove sono oltre 69 mila gli ettari coltivati a biologico e più di 6mila gli operatori coinvolti, l’obiettivo è incentivare il new deal dell’agro ecologia, connesso a nuove forme di turismo e ad un’economia circolare.
Nasce per questo l’esigenza di sostenere la svolta green dell’agricoltura della Campania che da tempo vanta il primato italiano tra eccellenze e prodotti tipici dell’agroalimentare tradizionale.
Un record che può essere raggiunto anche nella lotta all’utilizzo della chimica nei campi e nel ricorso a buone pratiche agronomiche; la conversione al biologico avrebbe solo dei vantaggi, dal punto di vista puramente alimentare favorirebbe il consumo di cibi più sicuri per la salute, in virtù del divieto di utilizzo di pesticidi di sintesi per le colture e di antibiotici negli allevamenti; ciò comporterebbe maggiori controlli di filiera e certificazioni dal campo alla tavola.
Attraverso Biologicamente anche dal punto di vista dell’impatto ambientale, i risvolti sarebbero positivi perché il biologico riduce i livelli di inquinamento rendendo le produzioni più sostenibili tutelando le biodiversità.
Chi è TerrAmore
TerrAmore è una cooperativa sociale composta da 42 soci e fonda i suoi principi base sulla sostenibilità ambientale, ecologica ed economica; per raggiungere questo equilibrio si affida a pratiche e tecnologie all’avanguardia.
L’organizzazione di produttori coltiva circa 450 ettari di cui circa 70 ettari coltivati con metodo biologico e 40 in conversione.
Non si utilizzano, quindi, sostanze chimiche di sintesi e alla difesa delle colture si provvede innanzitutto in via preventiva, selezionando specie rustiche e resistenti alle malattie, intervenendo con tecniche di coltivazione appropriate; in un contesto di rispetto della natura e di utilizzo delle energie rinnovabili, si inserisce l’installazione di un impianto fotovoltaico all’interno dell’ azienda, ciò comporta una riduzione dei costi di smaltimento di questi scarti e la produzione di un compost aziendale che viene utilizzato all’interno delle aziende, restituendo al terreno fertilità in maniera naturale.
Dopo i saluti di Carmine Papace Presidente TerrAmore e Franco Alfieri Sindaco di Capaccio – Paestum, sono intervenuti: Sabato Esposito Responsabile di misura Regione Campania, Demetrio Esposito Direttore commerciale TerrAmore, Enrico Amico Presidente Associazione Agricoltura Biodinamica, Maria Manuela Russo Vicepresidente Ordine dei Tecnologi Alimentari Campania e Lazio, Emanuele Alfano Biologo Nutrizionista, Nicola Lalla Funzionario Settore Agricoltura Regione Campania, Antonio Briscione Presidente Ente Riserva Foce Sele Tanagro, Salvatore Basile Direttivo Aiab Campania, Michele Buonomo Segreteria Nazionale Legambiente, Antonio Costantino Presidente Confagricoltura Salerno, Vito Busillo Presidente Coldiretti Salerno. Conclude: Nicola Caputo Assessore all’Agricoltura Regione Campania.