Nello Stato della Virginia
Per il turista italiano in cerca di itinerari meno battuti, la Virginia è una scoperta affascinante. Qui nacque la storia degli Stati Uniti, tra colline dolci, boschi di querce e fiumi che scorrono lenti verso l’Atlantico. È una terra che custodisce il passato coloniale con un’eleganza sobria, dove i luoghi della memoria si intrecciano con cittadine dal ritmo quieto e accogliente.
Facile da raggiungere con voli diretti anche dall’Italia, perché l’aeroporto Dulles International di Washington DC si trova appunto in Virginia, e facile da girare in macchina perché percorso da numerose comode interstatali, questo stato offre un’ospitalità aperta e cordiale ai turisti stranieri, ma anche a tanti americani che vengono qui a cercare le radici della loro storia.
Il Triangolo Storico
Il cuore storico dello Stato è formato da tre città: Jamestown, Williamsburg e Yorktown. Questo Triangolo Storico, come viene comunemente chiamato, comprende tre comunità coloniali storiche situate nella penisola della Virginia, un’area delimitata dal fiume York a nord e dal fiume James a sud. Le tre città, oggi cittadine silenziose e tranquille, ospitano molte attrazioni restaurate e sono collegate tra loro dalla Colonial Parkway del National Park Service.
Si tratta di una strada panoramica e agreste, attentamente schermata dalla vista dello sviluppo commerciale, tracciata per permettere ai visitatori di immergersi nell’atmosfera dei tempi passati, offrendo vedute di corsi d’acqua e aree naturali e luoghi di sosta lungo il percorso per osservare la fauna selvatica e gli uccelli acquatici. La Parkway inizia a Yorktown, passa attraverso Williamsburg e termina a Jamestown.
Jamestown
Jamestown deve il suo nome a re Giacomo I d’Inghilterra, che regnava all’epoca della fondazione dell’insediamento nel 1607 e questo fu questo il primo insediamento inglese permanente nel Nuovo Mondo. Fondato come Fort James da una compagnia privata, la London Company, era situato sulla sponda nord-orientale del fiume James: fece seguito ad alcuni tentativi falliti, inclusi quelli della colonia di Roanoke fondata nel 1585 e fu considerato un insediamento permanente, nonostante un breve abbandono nel 1610.
Jamestown fu così la capitale coloniale per molti decenni, dal 1616 al 1699, prima del suo spostamento a Williamsburg. Oggi qui restano due importanti siti da visitare: innanzitutto il Jamestown Settlement, un museo di storia vivente che offre una ricostruzione educativa della vita del XVII secolo. Si possono esplorare all’aperto un villaggio dei Nativi Americani ricostruito, un forte coloniale e riproduzioni delle tre navi che portarono a sbarcare qui i primi coloni: Susan Constant, Godspeed e Discovery.
Una grande esposizione
Le gallerie all’interno illustrano passo a passo la storia dell’insediamento dei coloni con un’interessante ricostruzione dei rapporti tra le tre popolazioni, gli indiani nativi, gli europei e gli schiavi africani, che insieme forgiarono la comunità della Virginia. Nel grande teatro interno va in scena il filmato 1607, le radici di una nazione, assai interessante tanto per i turisti stranieri, quanto per famiglie di americani che vengono con i loro bambini a conoscere e rendere omaggio alla storia della propria nazione.
A poca distanza, lungo la riva del fiume, Historic Jamestowne è il sito archeologico autentico del primo insediamento: qui opera un progetto del Rediscovery Project, che conserva i resti della fortificazione originale e delle prime abitazioni. Gli scavi hanno portato alla luce oggetti quotidiani, monete e utensili che testimoniano la dura vita dei pionieri. Accanto all’area degli scavi, un moderno centro museale espone questi reperti autentici e, attraverso ricostruzioni multimediali e spiega il ruolo cruciale di Jamestown nella nascita dell’America coloniale. L’intera area è un luogo di grande suggestione, immerso in un paesaggio naturale tranquillo circondato dalle acque del fiume James, che si può attraversare con dei piccoli traghetti gratuiti che fanno continuamente la spola tra le due rive.
Cena a Williamsburg
Dopo una giornata di esplorazioni, il ritorno a Williamsburg, nella posizione più centrale di questo triangolo storico, regala la piacevole sorpresa di Le Yaca, un raffinato ristorante francese a pochi minuti dal centro cittadino.
Situato lungo la Route 60 in un edificio elegante e discreto circondato da un giardino curato, accoglie gli ospiti con un portico coperto e un’insegna sobria. L’interno è luminoso e raccolto, arredato con gusto classico: tovaglie bianche, sedie in legno chiaro e quadri alle pareti creano un’atmosfera calda e intima, perfetta per concludere la giornata nella Virginia più autentica.
La chiave stilistica della cucina si basa sull’approvvigionamento dei migliori ingredienti locali, con una particolare attenzione a prodotti freschi e biologici, per offrire costantemente una combinazione di sapori esaltata da una presentazione elegante.
Menù di 5 portate
Un percorso di cinque portate a prezzo fisso unisce la raffinatezza della cucina francese alla leggerezza di sapori contemporanei. L’esperienza inizia con un antipasto a scelta tra quattro proposte di mare e di terra: le capesante dorate servite su risotto d’orzo con vinaigrette al tartufo o salsa allo zafferano e champagne, le lumache al forno condite con burro all’aglio e prezzemolo, oppure la tartara di tonno con vinaigrette allo zenzero o infine la tartara di filetto di manzo preparato secondo la tradizione francese.
La seconda portata offre un tono più caldo, con una zuppa di cipolle alla montanara, o in alternativa la zuppa del giorno proposta dallo chef. Chi preferisce un inizio più leggero può scegliere un’insalata mista di verdure con uva e vinaigrette alla senape di Digione.
Dopo un intermezzo fresco e aromatico con un sorbetto al moscato, ideale per pulire il palato e prepararsi ai piatti principali, giunge una scelta tra piatti di carne e di pesce dai sapori decisi. Il trio gourmand presenta un assortimento di filetto di manzo al pepe, costolette d’agnello con jus e tenero vitello accompagnato da crema ai funghi. Chi preferisce il pesce può optare per la sogliola di Dover panata e servita già spinata, mentre il Boeuf et Homard unisce due classici: filetto di manzo al pepe e cognac e coda di aragosta del Maine con burro bianco, in perfetto equilibrio tra terra e mare.
Il finale si apre al dolce e al formaggio, secondo l’usanza francese. Il soufflé al Grand Marnier, profumato al liquore d’arancia e servito con crema inglese e sorbetto, rappresenta l’apice della tecnica pasticcera. La pesca sciroppata è servita con crema inglese, panna montata e coulis di lampone, mentre la marquise al cioccolato, una torta al cioccolato fondente senza farina, chiude il menù con una nota intensa e vellutata. In alternativa, secondo la tradizione francese, si può scegliere un piatto con assaggi di quattro formaggi selezionati dallo chef, accompagnati da frutta secca.
Info:
Le Yaca French Restaurant
1430 High Street, Williamsburg(USA)
Tel. 001 757 220-3616
www.leyacawilliamsburg.com