Nel cuore della storia
Williamsburg è una storica città della Virginia, parte del celebre Historic Triangle insieme a Jamestown e Yorktown: fondata nel XVII secolo, fu capitale coloniale e oggi è rinomata per il suo grande e curatisismo quartiere museale a cielo aperto, Colonial Williamsburg. A poca diatanza, anche gli Art Museums of Colonial Williamsburg rappresentano una tappa imprescindibile per gli amanti dell’arte e della storia. Aperti gratuitamente tutto l’anno, e ospitano due collezioni distinte sotto un unico tetto.
Due musei in uno
L’Abby Aldrich Rockefeller Folk Art Museum è la più antica istituzione negli Stati Uniti dedicata esclusivamente alla collezione e conservazione dell’arte popolare americana: le gallerie ospitano opere fantasiose di arte popolare coloniale e contemporanea. Il DeWitt Wallace Decorative Arts Museum vanta invece la più grande collezione di mobili del Sud e una delle più grandi collezioni di ceramiche britanniche al di fuori dell’Inghilterra. Il museo è stato fondato grazie a una donazione di ben 12 milioni di dollari dai cofondatori di Reader’s Digest, DeWitt Wallace e sua moglie Lila Bell Acheson Wallace.
Aperto nel 1985, espone oltre 8.000 oggetti tra cui mobili americani e britannici dal XVII al XIX secolo, ceramiche, vetri e metalli finemente lavorati, armi da fuoco storiche, tessuti e costumi d’epoca, dipinti, stampe, mappe, oggetti meccanici e strumenti di vario tipo. Una delle particolarità della collezione è un’autentica autopompa antincendio del XVIII secolo, costruita a Londra nei primi anni 1750, acquistata dalla città dopo l’incendio del Campidoglio nel 1747. Il museo dispone dell’Hennage Auditorium, dove vengono organizzate serie di conferenze e spettacoli musicali, arricchendo l’offerta culturale con eventi dal vivo che approfondiscono temi legati alla storia americana e all’arte decorativa.
Nella capitale della Virginia
hi ama l’arte però non può prescindere dalla visita del più importante museo di pittura della Virginia, che si trova nella capitale Richmond e che può competere con i musei delle grandi città americane. E’ un museo per tutti: caratteristica distintiva è la sua politica di ingresso gratuito alle collezioni permanenti, sostenuta dallo Stato della Virginia, una scelta popolare che permette a tutti di accedere all’arte, coerentemente con la missione educativa del museo. I giardini, progettati dal paesaggista Lewis Ginter, offrono uno spazio verde di 25 mila metri quadrati dove numerose sculture moderne dialogano con la natura, creando un’esperienza artistica che si estende oltre le pareti del museo. Il Virginia Museum of Fine Arts non è solo un custode del passato, ma un corpo vivo che continua a crescere e ad arricchire la comunità culturale della Virginia e dell’intera nazione americana.
La storia più che centenaria di questa benemerita istituzione affonda le radici nel 1919, quando venne fondato come museo d’arte. Tuttavia, la sua vera nascita come istituzione pubblica avvenne nel 1936, quando lo Stato della Virginia lo designò come museo statale. Nel 1953 ottenne un primato, diventando il primo museo statale ad offrire servizi educativi itineranti nelle scuole pubbliche della Virginia.
Edificio e collezioni
L’edificio ha subito numerose espansioni nel corso dei decenni. L’ampliamento più significativo è stato completato nel 2010, quando l’architetto Rick Mather progettò una nuova ala che ha quasi raddoppiato lo spazio espositivo del museo, portandolo a oltre 50.000 metri quadrati.
Le collezioni raccolte spaziano dall’antichità ai giorni nostri. La collezione permanente si compone di oltre 50.000 opere d’arte provenienti da tutto il mondo e da ogni epoca. Tra i punti di forza spicca naturalmente l’arte europea, in particolare impressionista e post-impressionista, che ospita capolavori di maestri come Monet, Renoir, Degas e Gauguin. Particolarmente rilevante è la presenza di opere di Picasso e Matisse, che rappresentano degnamente l’arte del XX secolo.
Arte europea, americana e russa
Vasta è anche la collezione di arte americana: dalla pittura coloniale a quella contemporanea, con opere di artisti ben noti come John Singer Sargent, Georgia O’Keeffe e Andy Warhol. L’epoca antica presenta eccezionali collezioni di arte egizia, greca e romana, oltre a manufatti provenienti dall’antico Vicino Oriente, ma anche l’arte asiatica e africana mette in mostra significative raccolte, che documentano le tradizioni artistiche di questi continenti. Il vero gioiello inaspettato e rarissimo della raccolta è però la collezione Fabergé: il museo custodisce una delle più importanti collezioni al mondo di uova e oggetti Fabergé al di fuori della Russia, ricca di oltre 400 pezzi.
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