“Perluna”: partiamo dal sogno, “Il Risveglio del Ceppo”: osservare, studiare, tutelare, salvare viti centenarie di Barbera, resilienti al clima, alle malattie e ai parassiti. Un avvenimento insperato, raro si presentò all’attenzione della dirigenza della Cantina Sei Castelli di Castelnuovo Calcea, un enorme valore biologico e naturale, un patrimonio genetico inestimabile da conservare e da utilizzare. Era il 2009. Furono, così, salvate le viti di Barbera più resistenti e si cominciò ad impiantare vigneti moderni con individui “figli” di quelle piante secolari. Dalle uve di quelle viti si ottenne un vino particolare, straordinario, la Barbera “Il Risveglio del Ceppo”.

Perluna, frutto del Risveglio del Ceppo. Credits Andrea Di Bella
È stato un atto d’amore per questa terra monferrina e i suoi frutti, per la natura, l’ambiente e il paesaggio: un patrimonio prezioso da consegnare alle generazioni future.
Dopo il sogno ecco il risveglio, la realtà: sensazioni bellissime, ricordi e suggestioni. Viti vecchie, storiche e resistenti sono state moltiplicate e il sogno è diventato realtà. Un passato che torna a vivere, che ringrazia uomini e la loro fatica; una storia fantastica dal presente importante e che guarda al futuro con speranza e vivacità di idee… quei ceppi miracolosi continueranno a vivere, a danzare tra i filari, a fare sognare.
E la storia continua… felicemente!
“Perluna è la continuazione di un sogno iniziato un po’ di tempo fa – spiega Enzo Gerbi, enologo e direttore della Cantina -, della nostra storia, frutto di tanti anni di lavoro di persone che hanno dedicato il loro tempo a queste colline. Sto parlando del Progetto “Il Risveglio del ceppo”. Una storia che sicuramente non finisce qui, avrà un seguito importante. Per noi che ci siamo dentro questo è un progetto fondamentale. Nato nel 2009, ha recuperato il patrimonio genetico del vitigno Barbera, nelle sue espressioni più antiche, che stava per scomparire, con l’obiettivo di salvaguardarlo e valorizzarlo”.

Enzo Gerbi abbraccia l’ultima creatura della Cantina, lo spumante Perluna. Credits Andrea Di Bella
E aggiunge:
“La storia di oggi è invece un ulteriore tassello fatto di Economia circolare: con il recupero delle viti secolari abbiamo creato la Barbera d’Asti “Il Risveglio del ceppo”; con il recupero delle vinacce abbiamo inaugurato il settore cosmesi e fatto nascere la branca della liquoristica. Mancava ancora qualcosa secondo noi e così, partendo dai grappoli scartati durante il diradamento, li abbiamo utilizzati per trasformarli in bollicine rosate, creando così uno Spumante Extra Brut, secondo il Metodo Martinotti. Un esempio virtuoso di economia circolare, dove non si disperde nulla, si recupera tutto. Direi un grande rispetto per la vite, per il paesaggio, per la sostenibilità alimentare ed economica”.
Con un po’ di emozione, il racconto prosegue…
“È stato un percorso emozionante, giorno per giorno, nuovo ed innovativo, direi una prova di coraggio, dettata dalla passione. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di Perluna. Grazie davvero a Monica Meneghelli, assistente alla Direzione della Cantina, che ha lanciato la proposta; l’enologo Gabriele Pia che ha seguito in prima persona l’evoluzione del progetto Perluna e Lisa Perbellini, graphic designer, che ha vestito la perla di significato, di bellezza e di eternità”.
Con queste parole prende il via la festa che celebra Perluna, “l’ultima perla” che ha saputo creare, virtuosamente, la Cantina Sei Castelli.

Il direttore Enzo Gerbi con lo chef Simone Grazioso, presenta Perluna. Credits Andrea Di Bella
Ma i festeggiamenti non si fermano qui. Per l’occasione è stato invitato Simone Grazioso, il piemontese finalista di MasterChef 2025 che si è espresso in uno Show Cooking molto particolare, utilizzando Perluna come ingrediente, dai finger food ad un risotto davvero speciale.
Momento magico della presentazione è stato svelare la bottiglia di Perluna nascosta sotto un drappo azzurro: lo spumante è apparso all’improvviso accanto a un’opera ricavata da un ceppo di Barbera dell’artista Ezio Ferraris le cui sculture dedicate al “Risveglio del ceppo” sono al centro del museo “L’Anima del Vino”, visitabile nel Centro Enoturistico.

Simone Grazioso brinda con Perluna. Credits Andrea Di Bella
A presenziare il tutto, Maurizio Bologna, presidente della cooperativa Barbera Sei Castelli.
Il giornalista Filippo Larganà ha condotto la presentazione con professionalità e il giusto senso di piacevole ironia.
Complimenti a tutti. Qui, passione, idee, impegno, autenticità, professionalità, gioia, e futuro scendono in campo tutti i giorni e si abbracciano!.