Alle porte di Bibione, la rinomata località balneare in provincia di Venezia, precisamente in via Baseleghe, in una zona di Protezione Speciale si incontra l’ Oasi naturalistica Val Grande. Un paradiso selvaggio di 360 ettari, dove lecci centenari, piante ed essenze rare convivono con una ricca fauna allo stato brado e i resti di una villa romana riportata recentemente alla luce.
L’Oasi è una antica valle da pesca inserita nel complesso ambientale del delta del Tagliamento, rimasta a lungo inaccessibile ai turisti e a chi la conosce fin da bambino, in quanto privata. Oggi questa straordinaria “valle incantata” svela la sua ricchezza, diventando patrimonio naturale e umano comune.
Giosuè Cuccurullo, responsabile dell’Oasi: un importante progetto per mettere in connessione rispetto per la natura e turismo slow
Fruizione consapevole e rispettosa
Il sito naturalistico – aperto al pubblico dal 28 settembre 2024, grazie alla sinergia tra pubblico e privato – è interamente visitabile. Gli appassionati possono esplorarne gli habitat in autonomia, a piedi o in bici, o a mezzo di visite ed escursioni guidate. Queste ultime spaziano dai trekking, ai percorsi a piedi con i cani, in bicicletta, canoa o kayak.
Gli interventi integrati, duraturi e totalmente reversibili donano sensazione di muoversi liberamente all’interno della natura, ma consentono al contempo una fruizione sicura e consapevole, grazie agli oltre 700 paletti in legno installati per segnalare il percorso e più di 75 cartelli informativi per conoscere habitat, piante e animali che popolano Val Grande.
È stato anche ricreato l’ecosistema ideale alla nidificazione degli uccelli di passo. I risultati parlano chiaro: tra lecci centenari, dune fossili e specchi d’acqua di varie dimensioni, la fauna selvatica ha trovato un rifugio sicuro, rendendo Val Grande un paradiso per gli appassionati di birdwatching che qui possono osservare una quantità di specie faunistiche tra cui garzette, aironi, cavalieri d’Italia e fenicotteri.
Questa è una bellissima iniziativa che punta all’alleanza tra uomo e natura (infatti la valle è visitabile “in punta di piedi”) per promuovere un turismo lento e consapevole, in grado di aprire nuove prospettive di destagionalizzazione.

Oasi Val Grande e la importante biodiversità
L’importanza di Val Grande deriva infatti soprattutto dalla ricca diversità di ecosistemi tutelati, la cui conservazione è riconosciuta come prioritaria: emergono l’arbusteto, la pineta su duna, il marisceto, l’orniello e il sottobosco mediterraneo.
Anche i prati stabili svolgono un ruolo biologico fondamentale: arricchiscono il suolo di sostanza organica e rappresentano una riserva strategica per la sopravvivenza delle api.
Un progetto ambizioso e in continuo sviluppo che prevede nell’immediato futuro anche l’inserimento nell’habitat di cavalli allo stato brado per una gestione naturale degli sfalci.

I tre percorsi immersivi
Ad oggi sono fruibili in autonomia tre percorsi per riscoprire attraverso i cinque sensi questo ecosistema raro e prezioso, ascoltare il rumore del vento nel canneto, ammirare i colori riflessi negli specchi lacustri, assaporare l’odore della natura ed ammirare i tanti fiori che illuminano con i loro colori i tanti prati dell’Oasi.
I tre percorsi studiati all’interno dell’Oasi sono Sentiero blu degli osservatori, Sentiero giallo archeologico e Sentiero verde della Molinella. Quest’ultimo conduce ad una esplorazione avventurosa tra gli ecosistemi più variegati della Val Grande, dai prati stabili agli specchi d’acqua lacustri.
Dopo un primo tratto all’interno di un ambiente boschivo, infatti, la vista si apre sulla vastità di Val Grande offrendo un’idea suggestiva della ricchezza del patrimonio che il sito racchiude. Il percorso della Molinella è anche personalizzabile in due varianti: un anello lungo (percorribile in 2 ore e mezza a piedi / 45 minuti in bici) e uno breve (di 1 ora a piedi).

Il sito archeologico
Invece il Sentiero archeologico permette un salto indietro nel tempo di XV secoli, in soli 15 minuti a piedi attraverso un itinerario ad anello, per scoprire il passato autorevole di Bibione che affonda le sue radici nell’antichità.
Infatti gli studi condotti dall’Università bavarese di Ratisbona (Regensburg) e di Padova hanno permesso di far emergere, strato dopo strato, i resti ben conservati dell’antica villa romana Mutteron dei Frati. La buona conservazione degli ambienti è sicuramente dovuta alla presenza di un paesaggio incontaminato e delle dune grigie (da qui il nome “mutteron”, ovvero montagna) che hanno permesso di preservare muri e ambienti musivi della villa che, si presume, all’epoca si affacciasse direttamente sul mare.

Gli archeologi hanno avviato due tipi di scavi in un vasto arco temporale: dall’epoca romana fino al Medioevo. Per visitare l’area è necessario essere accompagnati da archeo-guide.
Infine il Percorso Blu regala un’esperienza di un’ora e mezza a piedi (o 30 minuti in bicicletta) tra specchi d’acqua e canneti, dove all’alba e all’imbrunire si radunano stormi di pavoncelle, aironi e fenicotteri. I mimetici osservatori di birdwatching permettono di immergersi nella vita quotidiana degli animali selvatici passando inosservati.
All’ingresso dell’Oasi e lungo il sentiero degli osservatori è inoltre possibile beneficiare di due aree picnic attrezzate. Ma nessuna sorpresa per l’assenza di cestini per i rifiuti: questi ultimi vanno infatti gettati al di fuori della valle, in quanto potrebbero attrarre gli animali, creando un comportamento nocivo per l’ecosistema.

I promotori di un progetto per tutti e di tutti
Val Grande è la dimostrazione che pubblico e privato insieme sono stati capaci di dare vita a una lungimirante iniziativa di conservazione e fruizione leggera di un’oasi naturalistica privata, fino a oggi inaccessibile al pubblico.
L’idea di aprire l’area a territorio e turisti era stata accarezzata più volte dalla località che, valutando le caratteristiche di ricchezza ambientale e la bellezza dell’area, aveva intuito come queste dovessero essere condivise. La comunione d’intenti non è mai venuta meno e oggi trova finalmente realizzazione grazie all’impegno dell’amministrazione comunale di San Michele al Tagliamento-Bibione, di Bibione Spiaggia, di Bibione Live – Consorzio di Promozione Turistica e degli esperti naturalisti coinvolti nel progetto.
Attraverso l’acquisto del biglietto d’ingresso (8 euro per gli adulti, 5 euro per i gruppi e i bambini dai 5 ai 12 anni, gratuito sotto i 5 anni), il progetto Val Grande fa molto più che offrire ai visitatori un accesso privilegiato a un’area naturale protetta: li trasforma nei veri protagonisti di un modello di tutela ambientale all’avanguardia e inclusivo. Non solo un semplice invito, quindi, a esplorare le meraviglie dell’oasi, ma anche a diventarne parte attiva contribuendo alla loro conservazione.
Un approccio che riconosce nei fruitori degli habitat naturali i loro custodi più importanti e consapevoli. Val Grande, in questo senso, diventa il simbolo di una riappropriazione del territorio che mette al centro la responsabilità individuale e collettiva, rendendo evidente che la conservazione del paesaggio non è solo un compito istituzionale, ma un dovere di tutti.
Ulteriori info
Via Baseleghe 2 – 30028 Bibione (VE) – Cell. 351-8459719
E’ aperta tutto l’anno – L’ingresso si trova dietro il ristorante l’Havana
Biglietto d’ingresso: adulti 8 euro – bambini dai 6 ai 13 anni 5 euro – Gratis sotto i 6 anni – Gruppi (min 15 persone) su prenotazione 5 euro