C’è una “piccola Lourdes” sull’Appennino bolognese. Forse non tutti lo sapevano, ma a Campeggio, verdeggiante frazione a cavallo tra Loiano e Monghidoro, esiste un santuario dedicato alla Vergine che apparve nella località francese e che della celebre grotta sacra è una fedele riproduzione in miniatura.
La “Lourdes bolognese” teatro di una mostra sul conte “sociale”
E questo rifugio di pace, questo luogo di devozione mariana, sarà la location d’eccezione di una mostra dedicata a una delle figure più peculiari della storia bolognese, il conte Giovanni Acquaderni (1839-1922). Nobile illuminato, studioso della società, precursore della dottrina sociale della Chiesa negli anni in cui Papa Leone XIII vi si approcciava con l’enciclica Rerum Novarum,
Giovanni Acquaderni: devoto alla Madonna di Lourdes e uomo di larghe vedute
Acquaderni era particolarmente devoto alla Madonna di Lourdes, la cui immagine venne posta nel 1923 all’interno della riproduzione fedele della grotta di Massabielle su impulso dell’arciprete Don Augusto Bonafé, e si impegnava direttamente nell’organizzazione di pellegrinaggi.
La valorizzazione di un luogo di devozione mariana
L’iniziativa, promossa con il Patrocinio dell’Unione dei Comuni Savena-Idice, nasce dalla volontà dei parrocchiani di Campeggio e di don Enrico Petrucci – dal 2020 parroco delle parrocchie: Collegiata di Loiano, Monzuno, San Benedetto del Querceto, Gabbiano, Rioveggio, Piano di Setta, Trasasso e Campeggio – di valorizzare e fare emergere la vocazione del Santuario quale luogo di culto mariano.
Il legame con l’elezione del nuovo Papa
La coincidenza della mostra con l’elezione di Papa Leone XIV rinnova idealmente il legame tra i principi della Rerum Novarum di Leone XIII – di cui Acquaderni fu promotore – e le sfide del presente, ispirando le nuove generazioni di credenti e non credenti a rispondere “presente” all’appello dell’impegno sociale, culturale e spirituale al quale il conte chiamò con il suo esempio di Filius devotus a servizio della famiglia e della società del proprio tempo.
Da un Giubileo all’altro 125 anni dopo
Protagonista indiscusso nell’organizzazione del Giubileo del 1900 sotto il Pontificato di Papa Leone XIII, il conte Acquaderni incarna, difatti, il caso emblematico di una figura carismatica e innovatrice che attualizza i valori della Preghiera, dell’Azione e del Sacrificio (la triade-manifesto della Società italiana di Gioventù Cattolica, oggi Azione Cattolica, di cui fu co-fondatore con Mario Fani nel 1867), motivato a destinare alla comunità cristiana le proprie risorse economiche, spirituali e intellettive nei molteplici ruoli presieduti a servizio della Chiesa, a cavallo tra fine Ottocento e primo Novecento.
Uno studio attento sulla figura dell’Acquaderni
Portato avanti in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, la Fondazione Bologna Welcome, il Gruppo di Studi Savena Setta Sambro e il suo Centro di documentazione e ricerca sulla devozione Minima Devotio, l’Associazione Istituto Carlo Tincani, l’Archivio Arcivescovile di Bologna e Azione Cattolica, il progetto si avvale del contributo fondamentale della Bcc Felsinea, da sempre attenta alla valorizzazione del territorio.
L’inaugurazione e gli orari della mostra
La mostra, che verrà inaugurata lunedì 2 giugno 2025, sarà visitabile da maggio a settembre tutti i giorni dalle 9 a mezzogiorno e dalle 16 alle 19 e da ottobre a dicembre il sabato e la domenica dalle 9 a mezzogiorno e dalle 15 alle 18. L’allestimento si snoda attraverso sette stanze degli ambienti parrocchiali, riqualificati dalla progettista di interni Micaela Mazzoni in un progetto di restyling e valorizzazione del preesistente che ha coinvolto maestranze e fornitori locali.
Fra devozione popolare e documentazione storica
Gli spazi restituiscono l’anima spirituale del luogo attraverso un racconto immersivo che intreccia devozione popolare, storia locale e biografia di Acquaderni nel percorso espositivo allestito a cura dalla Curatrice Licia Mazzoni e da Teresa Dominijanni, consulente per la comunicazione culturale e d’impresa che si è occupata della narrazione visiva del percorso.
Piccolo credito, editoria cattolica, pellegrinaggi: le opere dell’Acquaderni
Ogni ambiente esplora un tema chiave dell’operato di Acquaderni a tutto tondo: organizzatore e promotore dei Pellegrinaggi a Lourdes, presidente di commissioni ed esposizioni vaticane a servizio dei Papi durante il Giubileo del ‘900, editore-stampatore di oleografie religiose, fondatore del Piccolo Credito Romagnolo, co-fondatore con Mario Fani della Società della Gioventù Cattolica e del primo quotidiano cattolico italiano, il bolognese “L’Avvenire d’Italia”.
La sala delle Croci di vetta
Di particolare rilievo è la sala dedicata alle Croci di vetta, simbolo del Giubileo del 1900 e dell’enciclica Praeclara gratulationis publicae di Papa Leone XIII, erette in omaggio al Cristo Redentore sui principali monti d’Italia, scelti per regione. In Emilia-Romagna fu scelta la vetta di Monte Cimone. L’operazione ha ispirato anche le comunità dell’Appennino ad innalzare altrettante croci: la mostra presenta una selezione di alcuni di questi monumenti fotografati nel circondario di Campeggio di Monghidoro, e ne racconta la storia.
La “piccola Lourdes” nel percorso dei pellegrinaggi giubilari
In questo modo il Santuario della Madonna di Lourdes di Campeggio entrerà a far parte dei pellegrinaggi giubilari promossi dalla Chiesa di Bologna per il Giubileo 2025, in linea con il motto di Papa Francesco “Pellegrini di Speranza”.