SECONDA PARTE
Territorio, cultura, uomini che tutelano la natura, estremo senso di ospitalità, sorriso e rispetto. sono le cose che mi hanno colpito in questo viaggio nel mondo del vino, in terra di Romagna. Ho conosciuto Marco Vianello (LEGGI PRIMA PARTE), viticoltore straordinario che ha nel cuore tutto ciò che lo circonda, portando avanti un progetto esemplare, in vigna e in cantina, quello di Amaracmand, azienda vinicola che rispetta la terra e gli uomini.

Lo scenario che si apre dalle sale del castello di Sorrivoli. Credits Andrea Di Bella
Mentre mi soffermo su uno scenario rurale di grande effetto e sui coppi di terracotta di questo pugno di case fortunate, dal Castello di Sorrivoli di Roncofreddo, vedo il mare laggiù, i borghi sparsi sui crinali silenziosi e beati che vivono tra l’odore della salsedine e il profumo di campagna. É emozionante tutto ciò. É proprio una magia questa terra di mezzo!
Ma voglio tornare al racconto di Marco Vianello, che si fa sempre più interessante e intrigante.
Marco, tu sei l’allenatore di una squadra di otto collaboratori. Cosa significa tutto questo?
“Più che allenatore mi sento di essere un motivatore, quello che crea l’unione tra i reparti e le sinergie tra i vari soggetti, che tiene in piedi la squadra. Noi siamo in otto, una formazione che ho curato nei minimi particolari: il gioco di squadra è importantissimo, ciascuno riveste il proprio ruolo e tutti insieme dobbiamo vincere”.
Hai deciso di fermarti qui, tra il mare Adriatico e una campagna fantastica. Un luogo tanto bello quanto poco conosciuto sulle prime pagine del turismo. Racconta in breve le tue origini.
“Provengo da Cesenatico, ho vissuto lì i miei primi 41 anni sulla Riviera Romagnola, e poi gli altri 21 sopra San Leo, a Villagrande di Montecopiolo, in montagna, in provincia di Rimini, nel silenzio. Mio padre è originario di Pellestrina, isola che guarda la Laguna di Venezia, mentre mia madre è originaria di Savignano sul Rubicone, luogo storico. Un incontro felice”.
Stiamo dialogando sorseggiando Madame Titì, il vino del cuore di Marco, che mi fa sentire bene. Ma voglio tornare all’Imperfetto, una delle creature della cantina.

L’Imperfetto, un bacio tra le viole del pensiero. Credits Andrea Di Bella
Dio creò l’Universo, cercando la perfezione, gli uomini cercano di emulare la perfezione, Marco Vianello ha creato l’”Imperfetto!. Tu sei un uomo molto religioso e forse nel momento in cui hai pensato di creare l’Imperfetto hai pensato a Dio. Che significato dobbiamo dare a questo vino, quale relazione nasce tra questo vino e gli uomini, come spieghi al mondo questa straordinaria bottiglia!
“L’Imperfezione, per me, è quel qualcosa che crea uno stile, che so la nota stonata di una canzone che ricordi sempre, una motivazione che diventa piacevole, familiare, che riconosci. Ecco, quando riesci ad arrivare a questo allora hai creato uno stile. Voglio ricordare un detto di Giorgio Armani, ‘è il difetto che crea lo stile’ e voglio farlo mio con molta umiltà. Ho voluto creare questo vino, un blend di vitigni, con l’intento di realizzare un’identità, una riconoscibilità. Ricordo che imperfezione non deve significare difetto. Io sono un amante dell’imperfetto, per carattere, per modo di vivere: uno che ricerca la perfezione è già imperfetto nel cercarla!”.
Hai creato quattro vini, però mai in purezza, a parte il Sangiovese. Perché quest’amore per il blend?
“Nei bianchi è un blend di vitigni autoctoni; significa cercare l’equilibrio, il gusto soggettivo che si differenzia dagli altri, lo stile unico, appunto. Se bevo, ad esempio, uno Chardonnay in purezza, anche se di produttori diversi, rimane sempre uno Chardonnay con tutte le sue peculiarità del vitigno universale; se bevo Madame Titì ho bevuto una ‘unicità’. È quello che voglio trovare nei miei vini: unicità!”

Marco Vianello è con il cugino Damiano e Pasquale Pinosa. Credits Andrea Di Bella
Parliamo, ora, della geologia dei terreni che si trovano da queste parti: convivono strati sabbiosi, argillosi, calcarei che rendono il sottosuolo ricchissimo e adatto a qualsiasi tipo di vitigno. Un tipo di vitigno dà il meglio di sé sui terreni sabbiosi, un altro si adatta meglio all’argilloso, etc… vuol dire ricchezza!
“Hai toccato un tasto bellissimo e importante: la ricchezza del suolo. I due appezzamenti di Amaracmand arrivano a circa 15 ettari vitati, non lontani tra di loro. Il bello è che se ti sposti di poche decine di metri trovi un terreno completamente diverso, passi dall’argilla blu all’arenaria, dai sedimenti marini all’argilla tradizionale, o ad una consistenza tufacea. Qui trovi suoli straordinari che ti permettono di adattare il vitigno al terreno; poi si calcolano le percentuali del blend per ottenere un valore assoluto straordinario. Il vino, ricordiamoci, si fa in vigna e non in cantina”.
A proposito di cantina, ci puoi ricordare chi è l’enologo di Amaracmand?
“Il mio enologo è Maurilio Chioccia. Siamo come due fratelli, amici, amici, amici. Penso che in questi lavori creativi (e quello del vino lo è) si debba andare oltre il rapporto lavorativo, professionale. Si devono creare energie positive, occorre fraternizzare, occorre avere obiettivi comuni. È bellissimo lavorare in questa azienda, con queste persone, condividere pensieri e scelte. Sono felice di essere arrivato a tanto in pochi anni. Desidero sottolineare che la cantina è stata realizzata per risultare del tutto nascosta e non disturbare il paesaggio circostante, al suo interno esiste una tecnologia d’avanguardia, tutta improntata alla sostenibilità ambientale e lavorativa per i collaboratori”.”.

Marco Vianello e l’enologo Maurilio Chioccia. Credits Andrea Di Bella
Marco sono arrivato alla conclusione che tu non sei una persona come tante, possiedi una sensibilità straordinaria, sei dotato di una semplicità disarmante, hai una grande testa, sei schietto, ami la natura, ami la gente e riesci a creare armonia tra tutti. I tuoi vini esprimono relazioni tra te e la tua terra. Dentro ogni sorso c’è la tua personalità, il tuo carattere, il profumo di queste zolle, sento gli aromi che sprigionano queste zolle, l’amore per ciò che ti circonda; c’è il tuo modo di essere. Ti sei lanciato ad occhi chiusi verso questa avventura splendida che ti lega alla natura.
La tua felicità si percepisce alla prima stretta di mano!
“Io sono felicissimo per quello che la vita mi ha offerto finora. Tutte le mattine ringrazio Dio per avermi regalato un giorno in più, poi mi guardo allo specchio e mi dico ‘ammazza che faccia da pirla che hai… e mi faccio una bella risata’. Onestamente, ho creato tutto questo, vendendo il mio vino a prezzi contenuti, perché voglio dare l’opportunità a tutti di potere assaggiare una cosa genuina, semplice, fatta col cuore, di buon livello (spero). Nel 2015 abbiamo messo in etichetta la scritta ‘bevi responsabile, bevi con stile’. Mi sembra un passo avanti”
Marco, essere vignaiolo, oggi, cosa vuol dire?
“Significa mantenere i piedi per terra, custodire i valori importanti del vivere che, ahimè, stanno scomparendo. Immagina una tavolata di giovani che bevono due calici di Madame Titì, senza guardare lo smartphone, che condividono tempo, spazio e pensieri e dialogano serenamente guardandosi negli occhi: è un qualcosa di immenso, un’emozione per l’umanità, che l’Intelligenza Artificiale ci vuole rubare ma non ci riuscirà mai!”
Voglio chiudere con una sensazione: ci siamo affacciati, prima, dal muretto di questa terrazza e mi hai mostrato la tua vigna piccola, trattenendo il respiro… il tuo pensiero vola, si ferma, viaggia, si accontenta, procede… cosa raccontano quei filari!
“In quel vigneto è stato trovato un ettaro di antichi filari, risalenti agli Anni Sessanta, di Sangiovese e Albana Coda di Volpe. Noi con quel Sangiovese (nessuno sa che clone di Sangiovese sia) abbiamo fatto le marze e abbiamo impiantato altri due ettari realizzando un cru di Sangiovese in purezza, il Perimea. Sempre in questa vigna filari di Merlot. Nell’altra, abbiamo Le Cabernet Franc, Le Cabernet Sauvignon, Alicante e Syrah. In totale Amaracmand produce 15 ettari circa. Quando guardo le mie vigne esprimo solo meraviglia, è la natura che esprime bellezza. Quella sotto di noi è una vigna di soli sei ettari: l’ho scoperta otto anni fa, era piena di rovi, inespugnabile, c’era il cartello ‘vendesi’, con un numero di telefono; mi sono fatto largo tra le spine, coraggiosamente, mi sono subito innamorato, ho telefonato e si è realizzata l’altra metà del sogno”.

Il sorgere della luna… il sogno! Credits Andrea Di Bella
Anche questa giornata magica volge alla fine, il tramonto ha creato emozioni tra calici e genuina cucina romagnola sulla terrazza del castello di Sorrivoli. Avevo immaginato che da dietro ad una qualunque collina potesse spuntare la luna… ma non è stato così!!! Poi, in agriturismo, il miracolo!: una luna splendente si è affacciata dalla collina del mare, all’improvviso …, tra favola e incantesimo, era sorridente e felice come me… ora potevo continuare a sognare!.
La luna e Marco.
“La luna è l’unico astro che nasce dietro le montagne e tramonta dentro di noi”. (Tonino Guerra).
Grazie Marco per il racconto, per i vini che mi hai fatto assaggiare, per la terra che mi hai fatto calpestare, per il sapore delle tue parole, per i sogni che mi hai portato a fare.
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio di cuore Maddalena Mazzeschi, magistrale, che ha saputo “trovarmi”; Damiano Vianello, cugino di Marco, responsabile della parte tecnico agronomica, per le sue immense spiegazioni; Pasquale Pinosa, responsabile mezzi di campo, magnifico cultore dell’arte; l’agronomo professor Alberto Palliotti dell’Università di Perugia, per il prezioso contributo nella realizzazione del progetto Amaracmand; l’Agriturismo Le Spighe di Sorrivoli di Roncofreddo, per l’ospitalità, per il pranzo favoloso di impronta romagnola e… per “avermi fatto vedere la luna”; la Trattoria del Castello di Sorrivoli con la Cooperativa Sociale Terra dei Miti… cena indimenticabile con quei ravioli (tirati al mattarello), burro mantecato alle erbe aromatiche e scaglie di formaggio di fossa in uscita… e quel galletto arrosto tutto romagnolo.
AMARACMAND
di Matteucci Tiziana & C. Società Agricola
Strada Provinciale Sorrivoli 30 – Roncofreddo (FC)
Tel: 0547 326277
WhatsApp: 339 2437627
Email: info@amaracmand.com
Web: www.amaracmand.com