Fino al 20 luglio, Palazzo Pallavicini di Bologna ospita una raffinata retrospettiva dedicata a Jack Vettriano, uno degli artisti figurativi contemporanei più amati e discussi.
Il percorso espositivo comprende 70 opere appartenenti alla collezione privata dell’artista: una selezione esclusiva di lavori in tiratura limitata stampati su carta museale, realizzati appositamente per questa mostra, insieme a quattro dipinti a olio e ad alcuni intensi ritratti fotografici firmati da Francesco Guidicini, ritrattista ufficiale del Sunday Times.
Le opere di Vettriano sono immediatamente riconoscibili per le loro atmosfere nostalgiche e romantiche, capaci di evocare un senso di passato, malinconia e desiderio. L’influenza di Edward Hopper è evidente nella solitudine sospesa delle sue scene, mentre non mancano richiami alle suggestioni enigmatiche e metafisiche di René Magritte. Il suo stile figurativo, altamente realistico, è curato nei dettagli dell’abbigliamento vintage — spesso ispirato agli anni ’40 — e costruito su composizioni che sembrano congelare l’attimo. Come nel neoclassicismo, la narrazione è solo suggerita, lasciando allo spettatore il compito di completarla. Ogni dipinto diventa così un racconto aperto, uno specchio. emotivo in cui ciascuno può ritrovare la propria storia. La mostra si sviluppa in diverse sale tematiche, ognuna delle quali esplora una sfumatura dell’universo emotivo enarrativo dell’artista.
In the Mood – Il fascino delle Femme Fatale
Nella prima sala, intitolata In the Mood, sono le donne a dominare la scena. Vettriano le ritrae come femme fatale: seducenti, romantiche, ammalianti eppure irraggiungibili. Il potere femminile della sensualità è esaltato e celebrato, ma mai in modo volgare. Gli uomini, pur apparentemente padroni della situazione, rivelano una fragilità latente, incapaci di resistere al richiamo dell’eros.
L’osservatore è coinvolto in un’intensa partecipazione emotiva, anche grazie alla presenza ritmica della musica jazz, percepibile dalle opere e spesso ascoltata da Vettriano mentre dipingeva. Il jazz diventa colonna sonora silenziosa dei suoi quadri, portando alla luce sentimenti universali come il desiderio, la malinconia, l’attesa. La donna si fa simbolo di un mistero senza soluzione, che da secoli l’uomo tenta di afferrare.
Now’s the Time – Il tempo sospeso del mare
La seconda sala, Now’s the Time, sposta l’azione sulle rive del mare, dove i personaggi sembrano vivere fuori dal tempo. La spiaggia si trasforma in uno spazio quasi metafisico, ricordando gli orologi molli di Dalí, simbolo di una temporalità che si dissolve. Accanto a questa sospensione, alcune tele colpiscono per la luce abbagliante, intensa e vibrante, che richiama la luminosità mediterranea delle opere di Joaquín Sorolla. La luce non è solo sfondo, ma parte viva della narrazione, in grado di velare e svelare emozioni. Dipinti come The Missing Man o Picnic Party sottolineano la natura effimera del momento, donando alla scena una bellezza fragile e poetica.
Dream – L’arte come cinema dell’anima
La terza sala, Dream, si sviluppa come una sequenza cinematografica: le immagini scorrono come fotogrammi di un film, colti con lo sguardo di un regista esterno. Vettriano osserva i suoi soggetti da lontano, fissando l’attimo senza svelare ciò che deve ancora accadere. Il finale resta sospeso, nelle mani dello spettatore.
Dance Me to the End of Love – Il linguaggio muto dei corpi
Segue la sala Dance Me to the End of Love, dove la danza è la vera protagonista. La gestualità prende il posto dei volti: il linguaggio del corpo esprime un’infinita gamma di emozioni. Le donne sono, ancora una volta, raffinate e aggraziate. I ballerini si accordano in un dialogo silenzioso tra corpi e anime. La danza si fa metafora della vita, un invito a viverla fino alla fine della musica.
Where the Light Meets the Sea – Le icone di Vettriano
Nell’ultima sezione, Where the Light Meets the Sea, trovano spazio alcune delle opere più celebri dell’artista, come Billy Boys e Dance Me to the End of Love. Le sue palette calde, i forti contrasti chiaroscurali e la luce radente creano un impatto visivo ed emotivo potente.
Body and Soul – L’artista e il suo riflesso
La mostra si conclude con Body and Soul, una sezione intima e riflessiva. Qui spicca un ritratto fotografico dell’artista nel suo studio, un vero e proprio “ritratto nel ritratto”, che chiude il percorso con uno sguardo personale e profondo su Vettriano stesso.
Un artista amato da pubblico e celebrità
Vettriano gode di grande successo nel Regno Unito e negli Stati Uniti, dove è apprezzato tanto dal grande pubblico quanto da collezionisti privati. Tra i suoi estimatori figurano nomi noti come Sir Alex Ferguson, il comico Clive Anderson, l’attore Jack Nicholson, la cantante Madonna, lo scrittore Mark Billingham e molti altri.
Perché vedere questa mostra?
Jack Vettriano è un narratore visivo di emozioni universali. Le sue opere parlano direttamente all’animo umano, raccontando storie senza tempo in cui ognuno può ritrovarsi. Dopo la sua recente scomparsa, questa retrospettiva rappresenta non solo un omaggio sentito, ma anche un ultimo testamento artistico.Un invito a perdersi nei suoi chiaroscuri, tra eleganza, silenzi e desideri mai detti.
Informazioni utili
Indirizzo: Via San Felice 24.
Orari:da giovedì a domenica dalle 10.00 alle 20.00 ( ultimo ingresso ore 19.00 )
E-mail info: info@palazzopallavicini.com
Sito ufficiale: www.palazzopallavicini.com