L’arte salumiera emiliano-romagnola (ma non solo) e la cultura gastronomica del territorio tornano protagoniste del dibattito. Obiettivo: fare il punto sullo stato dell’arte, sulla qualità delle eccellenze della norcineria italiana e sul legame fra turismo ed enogastronomia.
Torna Affettasi, il festival dell’arte salumiera
Ritorna in grande stile Affettasi, la grande manifestazione ideata da Giovanni Tamburini, titolare della celebre storica salsamenteria situata nel centro di Bologna, e dedicata per l’appunto alla celebrazione e alla valorizzazione dell’arte salumiera e dei suoi derivati.
Tre giorni dedicati al meglio dell’arte salumiera
L’appuntamento è per venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 maggio a Bagnarola di Budrio nella splendida cornice della settecentesca Villa Ranuzzi-Cospi, sede dell’Accademia dei Notturni, per una tre giorni di mostra mercato, degustazioni, convegni e dimostrazioni particolarmente golose.
Ospiti d’onore i produttori di salumi di Norcia
Ospite d’onore dell’evento, organizzato da Pro Loco Budrio in collaborazione con Confesercenti Bologna e col patrocinio di Regione e Comune, sarà la delegazione dei maestri di Norcia, dove l’arte salumiera è attestata sin dal 70 d.C., e che oltre a presentare gli aspetti storici riguardanti le loro tipicità si confronteranno con la norcineria tradizionale emiliano-romagnola, ben rappresentata dall’ampia gamma del Salumificio Villani, azienda di Castelnuovo Rangone fondata nel 1886, ma saranno circa una dozzina le aziende presenti alla mostra mercato, in rappresentanza del meglio delle due tradizioni salumiere e gastronomiche.
Si comincia con la cena degli Apostoli della Tagliatella
Si comincerà dunque venerdì 23 maggio alle 16 con l’inaugurazione ufficiale e l’apertura della mostra mercato, cui seguirà alle 20 l’imperdibile appuntamento, nel salone nobile adornato di affreschi, con la cena degli Apostoli della Tagliatella di Bologna, che vedrà protagoniste proprio le tagliatelle preparate dalla Trattoria Golfieri di Baricella seguite dal tagliere bolognese curato da Villani, il tutto innaffiato dagli eccellenti vini dei Colli Bolognesi della cantina Tizzano.
Il convegno d’apertura
La kermesse entrerà poi nel vivo durante il fine settimana con due importanti momenti convegnistici, entrambi moderati da Giulio Biasion, presidente del Club dei Sapori, nei quali si dibatterà del mondo della salumeria e di ciò che a esso ruota attorno. Sabato 24 maggio alle 10.30 prenderà il via il convegno di apertura dal titolo “Bologna, l’ombelico del gusto”: alla presentazione curata da Loreno Rossi, direttore di Confesercenti Bologna, faranno seguito gli interventi di Davide Simoni, presidente della Mutua Salsamentari 1876, che parlerà del salame rosa, specialità della salumeria bolognese originaria del XIII secolo, Nicolò de Trizio di Slow Food Bologna, che tratterà del Presidio Slow Food del salame rosa, Filippo Villani, presidente dei Salumifici Villani, cui sarà affidato un excursus sulla storia della salumeria bolognese, ben rappresentata anche dal Museo della Salumeria Villani, il professor Roberto Corinaldesi dell’Università di Bologna, chiamato a parlare della mortadella, regina degli insaccati petroniani, Mauro Zanarini di Slow Food Ravenna, che porterà il suo contributo riguardante il sale dolce di Cervia, ingrediente immancabile dei salumi bolognesi, e Napoleone Neri, storico della gastronomia, che disserterà dell’accostamento tra i vini dei Colli Bolognesi e Imolesi e i cibi tipici del territorio.
Un talk show sul ruolo di Bologna nel panorama del gusto
“Bologna è davvero l’ombelico del gusto?” sarà invece il tema – o forse il dilemma – al centro del talk show previsto per la mattina di domenica 25 maggio. A prendervi parte saranno Mauro Bassini, giornalista e autore di numerosi volumi tra cui l’ultimo intitolato “Non c’è più gusto”, Max Poggi, presidente della ristoassociazione CheftoChef – emiliaromagnacuochi, cui sarà affidato il dibattito sul legame tra overtourism e qualità del cibo, Caterina Comino, direttore dell’Ente Sviluppo Prodotto dell’Umbria, che tratterà della storia della norcineria nei secoli, Duccio Caccioni, presidente della Commissione Comunale per la De.Co. che parlerà della De.Co. del tagliere dei salsamentari bolognesi e dei salumi nella ristorazione, e infine Gianni Cesari, presidente del Consorzio Asparago di Altedo Igp, una delle eccellenze stagionali del territorio.
La preparazione in diretta della coppa di testa
Le due giornate centrali procederanno tra storie di salumeria, curiosità petroniane, dimostrazioni dal vivo quali la preparazione in diretta della coppa di testa come si faceva una volta, laboratori di produzione e degustazione del cicciolo bolognese, pranzi e cene a base di cucina tipica e dell’immancabile tagliere dei salsamentari bolognesi De.Co. e presentazioni dei prodotti da parte delle diverse aziende presenti curate dagli esperti del Club dei Sapori.
Il saluto al salame rosa
L’intrattenimento sarà curato per la giornata del sabato dal cantautore bolognese Fausto Carpani e dal Gruppo Emiliano, con le loro esibizioni musicali, mentre per la domenica i protagonisti saranno i suonatori dei Giovani Ocarinisti Budriesi con le loro ocarine, strumento tradizionale di Budrio anch’esso insignito della De.Co. A seguire la rassegna sarà chiusa dalla Mutua Salsamentari 1876 con l’evento “Il salame rosa saluta”, il racconto di un nobile insaccato bolognese, riscoperto e valorizzato attraverso gesti antichi e storie di bottega.
La valorizzazione dell’arte salumiera italiana
Tutte le serate si concluderanno con cene a base di cucina tipica locale nel ristorante della Accademia dei Notturni e animazione musicale. Un’occasione imperdibile per riscoprire sapori autentici, tradizioni locali, personaggi e storie di artigiani che rendono la gastronomia bolognese un patrimonio da valorizzare e condividere.