Da venerdì 3 a domenica 5 ottobre 2025 Piozzo si tinge dei caldi colori d’autunno con la 32ª Fiera Regionale della Zucca!
Appuntamento imperdibile che mobilità la metà degli abitanti di questo delizioso paese, in provincia di Cuneo.
LA 32ESIMA FIERA REGIONALE DELLA ZUCCA
Presentata a Torino, presso Camera – Centro Italiano per la Fotografia, la Fiera Regionale della Zucca raccoglie ogni anno più di 600 varietà coltivate e provenienti da tutto il mondo, trasformando il piccolo borgo cuneese in un palcoscenico unico di cultura, gastronomia, agricoltura e tradizione.

Presentazione 32a Fiera della Zucca. Ph Andrea Di Bella
Tutte le zucche sono coltivate a Piozzo ma i semi provengono da ogni angolo del mondo, verranno esposte su carri agricoli e si potranno acquistare nelle centinaia di stand allestiti anche con prodotti derivati della zucca, sia alimentari che non. Non mancheranno le zucche giganti che nel 2016 avevano superato i 537 kg.
Le 600 varietà di zucca selezionate sono raccolte in una mostra tecnico-scientifica unica nel suo genere in Italia, allestita nel belvedere dell’Albarosa, curata da esperti e che potrà essere visitata gratuitamente.
Non mancano le degustazioni di prodotti tipici alla zucca, sia dolci che salati, il mercato della zucca e gli stand con prodotti artigianali e della terra provenienti dai diversi territori.
Presente anche quest’anno la “Zucca Piozzo®”, prelibata e deliziosa varietà locale, che la Pro Loco, ormai da nove anni, ha registrato presso il Ministero delle Politiche Agricole, assieme al Disciplinare di coltivazione. Da utilizzarsi prevalentemente per la preparazione del risotto.
“Come ogni anno non potranno mancare le delizie alla zucca, – spiegano gli organizzatori – bomboloni, muffin, cioccolatini artigianali Guido Gobino canditi con la zucca e il prelibato risotto, tutto a base del pregiato ortaggio piozzese. I piatti, dolci e salati, potranno poi essere cucinati, a casa, da ogni visitatore grazie alle ricette illustrate nel ricettario dedicato alla zucca di Piozzo”.
E ci sono due grandi novità all’orizzonte: dal 2026 la Fiera della Zucca diventerà ufficialmente una Fiera Nazionale, e sarà tutelata da Slow Food come nuovo Presidio. Riconoscimenti prestigiosi che premiano la passione, il lavoro, il coraggio, l’impegno di un’intera comunità che da oltre trent’anni racconta su queste colline in modo unico e suggestivo.
La Zucca a Piozzo: Storia e tradizione
La Fiera della Zucca di Piozzo nasce nel 1994, per merito di un gruppo di contadini piozzesi che avevano deciso di riprendere la coltivazione della zucca nei loro campi, riprendendo il lavoro dei “Lapacuse”. Ma chi sono i “Lapacuse”? Nella parlata locale, con questo termine venivano chiamati quei contadini che portavano dietro nella vigna una fiaschetta ricavata da una piccola zucca. Erano coloro che “lappavano dalle cuse”, cioè bevevano dalle zucche. L’usanza di usare le zucche essiccate come contenitori è antichissima e prevede l’utilizzo delle lagenarie di origine africana, i cui frutti erano già conosciuti e impiegati in Italia sin dall’epoca romana.

Lapacuse in vigna.
Ebbe, così, inizio una bella avventura: si cominciarono a seminare non solo le vecchie da fiaschetta, ma anche una quarantina di specie di zucche commestibili. La storia continua e in venticinque anni vengono seminate 600 varietà di zucche, semi preziosi, selezionati e conservati co cura. Semi che racchiudono un patrimonio di storia e biodiversità.
Gesti antichi e rituali si ripetono ad ogni primavera; in estate si vigila sulla crescita delle piante, si tolgono le erbe superflue dalla terra per ottenere un buon raccolto; per irrigare se si attraversano periodi di siccità si ricorre alle acque dei canali che circondano i campi. Si arriva al raccolto, condizionato molto dalle condizioni meteorologiche. Ed ecco i giorni della Fiera che, grazie al lavoro di oltre 400 fantastici volontari coordinai dalla Pro Loco di Piozzo, aprono cortili, cascine, animano vie e piazze, richiamando decine di migliaia di visitatori (nel 2025 si sono stimati circa 50 mila persone).
“La zucca di Piozzo – afferma il sindaco Sergio Lasagna – è diventata la nostra identità territoriale. Non è soltanto un legame economico, ma anche sociale, culturale e ambientale, una relazione profonda tra territorio, storia e la nostra comunità. Piozzo è un piccolo paese di 1000 abitanti e rischiava lo spopolamento. Con la fiera si è creata attorno un’economia, si sono create nuove iniziative, altre opportunità per dare respiro economico a tutto i territorio. Diventare, dal prossimo anno, Fiera Nazionale sarà per noi un grosso passo avanti, miglioreremo la ricerca scientifica per progredire nelle tecniche di produzione e potremo così aumentare ancora i 10 ettari che oggi siamo riusciti a coltivare”.
Tornerà di nuovo Primavera… i campi saranno pronti per la nuova semina. La storia dei Lapacuse non si fermerà, continuerà a vivere su quella terra bagnata dal sudore e dalla fatica di uomini coraggiosi e straordinari.
Ringraziamenti vanno, infine al Birrificio Baladin di Piozzo, uno degli sponsor della manifestazione che ha offerto l’aperitivo dopo la presentazione.
Complimenti.
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