Al via la stagione della transumanza in Valtellina, con 45 alpeggi e oltre 11.000 ettari di pascoli che ospiteranno 3.000 bovini da latte e 300 capre; una tradizione millenaria, che interessa le province di Sondrio e Lecco per la produzione del Bitto Dop.
Se ne è parlato a Milano in occasione dell’evento “La montagna in un assaggio”, organizzato dal Consorzio tutela Bitto e Valtellina Casera; un momento per presentare le due grandi DOP del comparto lattiero-caseario valtellinese, veri ambasciatori del gusto della Lombardia.
Formaggio d’alpeggio raro e autentico, il Bitto viene prodotto sul posto due volte al giorno e stagiona almeno 70 giorni prima di ricevere il marchio del Consorzio; le forme prodotte nell’estate 2024 sono 15.431.
A valle nasce invece il Valtellina Casera Dop, formaggio semigrasso e versatile, terzo prodotto gastronomico più conosciuto della Valtellina dopo Bresaola e Pizzoccheri.
Dopo un ottimo 2024 che ha registrato un +8,9% a volume (oltre 221.000 forme prodotte) e +10,3% a valore alla produzione (13,2 milioni di euro), le stime dei primi 5 mesi del 2025 sono in linea all’anno precedente con oltre 99.000 forme marchiate. Si prevede inoltre un aumento delle vendite nell’ordine del 3%.

Alessandro Beduschi, l’assessore all’Agricoltura Lombardia
“Bitto e Valtellina Casera crescono, come cresce l’intera Dop economy lombarda, di cui siamo sempre più fieri; ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Alessandro Beduschi. Sono eccellenze che raccontano la Valtellina con autenticità, frutto di filiere virtuose che uniscono tradizione, qualità e sviluppo. Un impegno che proseguirà con ancora maggiore intensità in vista delle Olimpiadi Milano Cortina 2026, occasione unica per valorizzare le produzioni alpine lombarde”.

chef Giancarlo Morelli, Alessandro Beduschi e Marco Deghi
Marco Deghi, presidente del Consorzio di Tutela Valtellina Casera e Bitto, ha affermato, concludendo l’incontro, che “dopo Bresaola e Pizzoccheri, Bitto e Valtellina Casera sono tra i prodotti più identitari della Valtellina. Un baluardo per l’ecosistema sociale e ambientale della Valle e un sostegno economico importante: nel 2024 hanno generato un impatto da 15,9 milioni di euro, con una crescita del 37,6% a valore negli ultimi cinque anni; risultati che premiano il lavoro costante sul fronte della qualità e del supporto ai produttori”.
Nel corso dell’evento, lo chef Giancarlo Morelli ha celebrato le due eccellenze valtellinesi con le sue ricette d’autore.