Nel cuore di Castel San Pietro Terme, a pochi passi dagli stabilimenti termali che danno il nome alla cittadina emiliana si incontra l’Anusca Palace Hotel un “quattrostelle” rigenerante con Spa, Beauty Centre, palestra e ristorante, per soggiorni relax e business.
E’ a poca distanza dal campo da golf 18 buche “Le Fonti” che si sviluppa nella valle del Sillaro, ed è la scelta perfetta per lasciarsi coccolare nella Spa, oppure concedersi piacevoli nuotate nelle piscine, coperta e scoperta, e rilassanti massaggi e body wrap rivitalizzanti. Oppure ci si può lasciare avvolgere dal verde delle colline che circondano l’hotel che in questo periodo si presentano come un grande tappeto fiorito.
Poi non c’è niente di meglio che una pausa gustosa nel Gastarea Bistrot & Territorio. Un locale che si caratterizza per un ambiente moderno e raffinato, arricchito da un ampio spazio esterno a bordo piscina, ideale per la stagione estiva. Immerso nel verde, ma a pochi chilometri da Bologna, è un luogo aperto a tutti: a chi arriva per un soggiorno, a chi lavora nei dintorni, a chi cerca un pranzo autentico, un aperitivo curato o una cena che racconti il territorio.
Gastarea: la decima musa di Brillat-Savarin
Il suo è un nome impegnativo, infatti Gastarea è la decima musa “data alla luce” da Jean Anthelme Brillat-Savarin il grande gastronomo e letterato francese che nella sua “Fisiologia del Gusto” ha descritto la gastronomia come un’arte e come tale meritevole di avere una musa, appunto Gastarea che “presiede ai piaceri del gusto”.
Gastarea Bistrot & Territorio: usa il meglio di stagione
E la proposta culinaria di questo interessante bistrot non delude le attese. Parte da una filosofia ben precisa: «usare il meglio di ciò che è di stagione». Anche perché la tecnica ha senso solo se mette in risalto gli ingredienti. E questa è la cifra gastronomica portata dal nuovo executive chef Raffaele De Martino, classe 1987, napoletano di origine con la cucina nel sangue. Allievo di Gualtiero Marchesi è approdato al Gastarea Bistrot & Territorio dopo una serie di esperienze ad alto livello in Italia ed all’estero.
La sua è una cucina attenta al territorio, che utilizza prodotti a chilometro zero o, per per usare le sue parole a “chilometro vero” per garantire una filiera naturale e sostenibile. Il suo lavoro privilegia il dialogo con chi produce, chi coltiva e chi pesca. Ed è grazie a questa rete di relazioni che i piatti diventano specchio di un’Emilia-Romagna poco scontata, in equilibrio tra l’entroterra e il mare.

L’executive chef Raffaele De Martino con la sua brigata di cucina.©Tiziano Argazzi
Infatti ogni suo piatto, che prepara assieme al qualificato team di cucina – composto da Veronica Gherardi, Giovanna Rimondini, Ovalja Aicha, Abdul Elhasnaovi e Mattias Nuhu – è un racconto dalla terra alla tavola scritto a più mani da coltivatori, allevatori e artigiani che, con dedizione, offrono prodotti freschi, genuini e dal sapore unico e inconfondibile. Anche perché è risaputo che quando la materia prima è di prima qualità e gli ingredienti hanno il vero sapore di sé stessi si è già a metà dell’opera. Nella sua brigata c’è anche una sfoglina, che prepara la pasta fresca a mano, aggiungendo autenticità e valore alla proposta gastronomica. Impeccabile anche il servizio di sala guidato dalla responsabile (maître) Maria Cristina Ferroni.

Maria Cristina Ferroni (responsabile di sala) con lo chef De Martino.©Tiziano Argazzi
Raffaele De Martino spiega la sua filosofia di cucina: attenta al territorio e materie prime a “km vero”
Menu stagionali che raccontano il territorio
Il menu cambia con il ritmo delle stagioni per garantire freschezza e qualità degli ingredienti. Quello proposto attualmente – intitolato “Se i piatti fiorissero” – è un’ode alla primavera, un giardino da scoprire, tra ingredienti di stagione, tocchi creativi e omaggi alla tradizione.
Un bell’equilibrio tra antipasti primi e secondi, di terra e di mare, che raccontano il territorio con precisione e sensibilità. Tra gli antipasti spicca l’Assoluto di Parmigiano, un must di Raffaele De Martino con tartufo di stagione e mosto cotto, una sinfonia di sapidità ed intensità. Da provare anche il Baccalà mantecato con cipolla di Medicina e pan brioche.
I primi raccontano l’orto e il mare con eleganza: di buon livello il Risotto alle poverazze, arricchito da wasabi e lattuga di mare, che regala un inaspettato respiro salmastro. Ottimi anche gli Gnocchi di patate affumicate ripieni di ricotta che si fondono con piselli e pepe nero.
Passando ai secondi, la primavera si scopre raffinata con la Lingua di manzo e mazzancolle su sedano rapa e limone. Molto gradevole anche la Seppia alla brace, servita con spinaci, patate e aglio nero. E per finire in dolcezza un Cremoso di Squacquerone con miele di castagno, mandorle e limone al sale oppure il Fragolissimo, due dessert che completano in modo perfetto l’intermezzo goloso al Gastarea Bistrot & Territorio dove la cucina è un frammento di presente che sogna il futuro attraverso i sapori del passato.
Il menu Gastarea Pop
Si può optare anche per il menu “Gastarea Pop”, una selezione di piatti pensata in particolare per chi frequenta più spesso il bistrot per lavoro o per usufruire degli altri servizi della struttura. In questa “carta” spiccano le “Golosità” a base di crescentine fritte e pregiati salumi del territorio accompagnati da Squacquerone, una giardiniera artigianale e Scalogno di Romagna sott’olio oppure Carciofi “crock and roll”, salsa acida al tofu arancia e aneto o la classica Tagliata di diaframma di manzo alla brace con contorno di stagione.
Le illustrazioni di Francesca Ballarini impreziosiscono le carte – menu
Il menu è impreziosito dalle illustrazioni originali di Francesca Ballarini , artista e illustratrice che firma ogni “carta” trasformandola in un piccolo oggetto da collezione. Un gesto che completa l’esperienza e restituisce visivamente il legame con la natura, le stagioni e la cucina.

La carta dei vini comprende una selezione di etichette di piccoli produttori locali, accuratamente scelti per affinità, carattere e sostenibilità.©Tiziano Argazzi
Carta dei vini: un viaggio in tre tappe
Buona la carta dei vini dove compare una interessante selezione di etichette, divise tra bianchi, rossi, rosati e spumanti, che racconta i territori dove tali vini prendono vita. È un viaggio in tre tappe che parte dall’Emilia Romagna dove è presente una ricca selezione di vini in particolare di piccoli produttori che rappresentano il meglio della tradizione vitivinicola emiliano romagnola, si allarga al resto d’Italia e si completa con una veloce “sbirciata” alle tradizioni vinicole d’Oltralpe.
Grande attenzione anche al rito dell’aperitivo che il Gastarea Bistrot & Territorio ha trasformato in un momento speciale, con una proposta leggera, stagionale e attenta, pensata per valorizzare piccoli assaggi e abbinamenti, tra cocktail d’autore e vini del territorio.
Completa l’offerta una sala eventi collegata al bistrot, pensata per ospitare cene speciali, eventi privati e aziendali. All’interno offre 50 coperti, a cui si aggiungono i 90 nella sala eventi e 50 all’esterno.

Raffaele De Martino da novembre alla guida della cucina del Gastarea Bistrot & Territorio.©Tiziano Argazzi
Due parole sull’executive chef Raffaele De Martino
Nato a Napoli nel 1987, coltiva fin da bambino la passione per la cucina e per tutte le sue infinite sfaccettature, dagli utensili per le preparazioni, uniti all’altra grande passione, trasmessa dal padre, per la pesca subacquea. La sua fortuna è essere cresciuto in una famiglia in cui il valore della cucina era particolarmente sentito anche come elemento di aggregazione (serate con parenti, ricorrenze, festività, domeniche in famiglia, in cui affetto e condivisione diventavano veicoli di apprendimento dell’arte dei fornelli, sapendo che un giorno, non troppo lontano, la “Cucina” sarebbe diventata il suo lavoro). Diplomato all’Istituto Alberghiero di Napoli “Cavalcanti” nel 2006, dove dal secondo anno alternava la scuola ai servizi serali nei ristoranti della sua città. Ha vissuto in Belgio (a Bruxelles) per 5 anni.
Tra le sue esperienze più significative c’è il Ristorante Oasis di Follonica (Chef Mirco Martinelli), l’Accademia Gualtiero Marchesi nel 2015, e collaborazioni con gli Chef Paolo Lopriore, Michel Magda e Gianluca Braglia. Ancora, Chef presso il Ristorante La Piazzetta a Bologna come successore di Claudio Sordi, Chef privato per Alan Howard nelle sue dimore di Ginevra, Parigi, Londra, Bellagio, e cene private con lo Chef Ettore Bocchia presso il Grand Hotel Serbelloni a Bellagio. Chef Patron presso Gustorama Imola (dal 2018 al 2023), dove si è concentrato sull’utilizzo delle materie del territorio, in particolare sul pesce dell’Adriatico.
Ulteriori info e prenotazioni
Gastarea Bistrot & Territorio
Viale Terme, 1058/A – 40024 Castel San Pietro Terme (BO)
Tel. +39 051 6943051
Durante l’estate, il racconto del territorio continua anche fuori dalla cucina, con una serie di eventi in programma nei prossimi mesi. Occasioni conviviali che vedranno il coinvolgimento dei produttori e degli artigiani che collaborano con il bistrot, per permettere agli ospiti di conoscere da vicino le storie, i volti e le mani dietro ogni ingrediente.