Un tesoro nascosto nel quartiere delle ambasciate
Passeggiando lungo la N Street nel quartiere Dupont Circle di Washington D.C., ci potrebbe facilmente passare avanti senza notare l’ingresso poco visibile del ristorante Iron Gate. Ma sarebbe un peccato, perché si mancherebbe di scoprire un ristorante molto originale nell’ampio panorama di ristorazione di Washinton DC
La posizione nascosta fa parte del suo fascino: una rientranza discreta tra due eleganti palazzine, identificata solo da un’antica cancellata di ferro che ha dato il nome al locale. Si trova al civico 1734, nel cuore di uno dei quartieri più raffinati e cosmopoliti della capitale americana. Dupont Circle è da sempre il quartiere dell’eleganza e della cultura internazionale. Qui hanno sede numerose ambasciate, gallerie d’arte, librerie storiche, boutique esclusive e alcuni dei più prestigiosi hotel della città. A un quarto d’ora a piedi dall’Iron Gate si trovano la notevole Phillips Collection, il primo museo d’arte moderna d’America con dipinti dei più grandi artisti del ‘900, e la storica Anderson House, storica sede dell’American Revolution Institute. Il quartiere è anche animato dal celebre mercato domenicale, dove i migliori produttori locali offrono i loro raccolti, creando un ponte con la filosofia culinaria del ristorante.
Il passaggio delle carrozze trasformato in ristorante
L’Iron Gate ha una storia affascinante che risale a oltre un secolo fa. Nel 2022 ha celebrato i suoi cento anni di vita, un traguardo notevole per un ristorante che è il più antico della città ancora in attività continuativa. L’edificio è una storica palazzina townhouse, e la particolarità è che il ristorante occupa quella che un tempo era la stalla e il passaggio delle carrozze annessi alla residenza principale.
Varcata la cancellata di ferro, ci si trova catapultati in un’altra epoca. La sala da pranzo interna è uno spazio affascinante: travi in legno scuro che solcano il soffitto, eleganti divanetti in pelle che invitano alla conversazione, un caminetto che crea un’atmosfera raccolta e romantica. L’ambiente rustico ma raffinato racconta la storia di questo luogo, dove il legno antico e i dettagli storici convivono con un’eleganza contemporanea discreta.
Ma la vera sorpresa attende chi prosegue verso il retro: un incantevole patio con pergolato, un giardino segreto nel cuore della città dove cenare sotto le stelle è un’esperienza magica, soprattutto nelle calde serate estive di Washington. Questo spazio all’aperto, vivace e romantico allo stesso tempo, è diventato uno dei luoghi più ambiti della capitale per cene intime, celebrazioni speciali o eventi privati.
Due chef, due anime mediterranee
La cucina dell’Iron Gate è il frutto di un incontro straordinario tra culture e tradizioni. Lo chef partner Anthony Chittum è una figura di spicco della scena gastronomica americana. Con citazioni sul Washington Post e sul Washingtonian Magazine, lo chef ha costruito la sua reputazione sulla cucina americana moderna che valorizza i migliori prodotti della regione medio atlantica. La sua formazione include esperienze prestigiose a fianco di master chef americani a Washington e in California. Dopo queste esperienze formative, a fine 2013 Chittum trovò la sua vera casa professionale, prendendo le redini dell’Iron Gate in partnership con il Neighborhood Restaurant Group per rivitalizzare questo gioiello storico rimasto tristemente chiuso per 3 anni. La sua scelta era chiara: lavorare con una rete sempre più ampia di agricoltori, pescatori e artigiani locali per portare in tavola il meglio del territorio.
C’è però anche un elemento personale che rende unica questa storia: Chittum è di origini italiane ma ha sposato una moglie greca. Questa fusione familiare si riflette magistralmente nei piatti, creando una proposta gastronomica assolutamente originale nel panorama di Washington.
Al suo fianco, lo Chef de Cuisine James Robinson, originario di Washington, porta energia fresca e una visione contemporanea. Arrivato recentemente al ristorante, Robinson guida una piccola ma affiatata brigata di cucina che ogni sera prepara fino a 150 coperti, leggermente meno la domenica, che è però caratterizzata da un robusto brunch del weekend.
Il menu, incontro di due tradizioni
La cucina dell’Iron Gate è una danza elegante tra Grecia e Italia, con tocchi mediterranei più ampi. Già il saluto della cucina racconta questa identità: un cremoso hummus servito con crackers e verdure crude croccanti, un benvenuto che parla greco, ma con la generosità italiana dell’ospitalità.
Gli antipasti mostrano chiaramente l’anima ellenica: la burrata accompagnata da fragole fresche di stagione è un classico reinterpretato, mentre il ragù di maiale speziato secondo la tradizione greca conquista anche i palati più esigenti. Le verdure di stagione, le insalate ricche e i formaggi selezionati completano un’offerta che celebra la freschezza e la semplicità mediterranea.
Ma quando si arriva ai primi piatti, è l’Italia a dominare la scena. I paccheri alla Norma sono un tributo alla Sicilia che può competere con i migliori ristoranti in Italia: melanzane arrostite alla perfezione, mozzarella filante, parmigiano stagionato e basilico fresco compongono un’armonia di sapori che delizia il palato.
Il vero piatto firma dello Chef Robinson è però una creazione originale e sorprendente: ravioli doppi alla crema e alla barbabietola, con crescione, nocciole tostate e burro bruno al vino Marsala. È un accostamento inconsueto che racconta la filosofia del ristorante: ingredienti che sulla carta potrebbero sembrare distanti trovano invece un equilibrio delicato e stuzzicante, dove il dolce terroso della barbabietola danza con il pepato del crescione e la ricchezza del Marsala siciliano.
I dessert ritornano alle radici greche con le loukoumades, le tradizionali frittelle greche al miele reinterpretate in chiave contemporanea, e un budino greco che sorprende per la sua cremosità e i richiami ai sapori dell’infanzia mediterranea.
La carta dei vini: un viaggio nel Sud
La proposta enologica dell’Iron Gate merita un capitolo a parte. Un sommelier esperto guida gli ospiti attraverso una selezione che privilegia i vini del Sud Italia e della Grecia, in perfetta coerenza con la proposta gastronomica.
Particolare attenzione è riservata al momento del benvenuto con lo Spumante Aragosta Brut della Cantina Santa Maria la Palma di Alghero, in Sardegna. Questo vino ha conquistato numerosi premi ed estimatori in pochi anni, grazie a un eccellente rapporto qualità-prezzo e a una bottiglia dal design distintivo. Le sue bollicine gradevoli si accompagnano sia all’aperitivo che ai piatti più delicati del menu.
Sempre dalla Sardegna arriva il Vermentino, che con la sua freschezza sapida e i profumi di macchia mediterranea si sposa perfettamente con i piatti di mare e le preparazioni più leggere della cucina greco-italiana dell’Iron Gate.
Più di un ristorante: uno spazio per ogni occasione
L’Iron Gate non è solo un luogo dove cenare sette sere alla settimana. Il ristorante è aperto anche a pranzo dal martedì al venerdì, quando la sala interna si riempie di professionisti, diplomatici delle ambasciate vicine e clienti abituali che apprezzano pranzi di lavoro in un ambiente elegante ma non formale.
Il weekend, invece, appartiene al brunch, un’istituzione nella cultura americana che qui assume toni particolarmente festosi e rilassati. La clientela è prevalentemente americana ma con una forte componente internazionale, riflesso del carattere cosmopolita di Dupont Circle.
Con una capacità totale di 150 coperti distribuiti tra la sala interna, il patio pergolato e gli spazi esterni, il locale è anche una location ambita per eventi privati. Per matrimoni intimi, cocktail party o cene riservate il team del ristorante può ospitare oltre un centinaio di persone, modulando gli spazi interni ed esterni per creare l’atmosfera giusta per ogni celebrazione.
Info:
Iron Gate Restaurant
1734 N Street NW, Washington(USA)
Tel. 001 202 5245202
Email: events@irongaterestaurantdc.com