A scuola di cibo buono, pulito e giusto: è quello che avviene nei 17 Istituti alberghieri che in tutta Italia aderiscono all’Alleanza Slow Food dei Cuochi.
Tra incontri con i produttori e visite in azienda, negli Istituti della nostra rete si va a scuola “del fare”, conoscendo direttamente il tessuto produttivo locale, imparando il valore di agricoltori custodi e filiere rispettose dell’ambiente e scoprendo che il cibo, oltre che alimento, può assumere una dimensione politica, etica e soprattutto umana.
«La collaborazione tra l’istituto e l’Alleanza Slow Food dei Cuochi è nata con l’obiettivo di dare agli alunni e alle alunne delle “energie pulite, generate dal contatto con le piccole e medie aziende del nostro territorio, quelle che allevano o coltivano con delle logiche diverse, che fanno la differenza. Questa è la passione che vogliamo trasmettere nella nostra scuola, vogliamo insegnare un approccio diverso al cibo, non solo come alimento, ma nutrimento. Questi stimoli lasciati in pasto ai ragazzi accendono una miccia che genera un’esplosione di curiosità e meraviglia. Sono gli alunni a chiederci sempre più insistentemente “quand’è il prossimo incontro con il produttore?”» racconta Marco Martinelli, chef e docente presso l’Istituto Superiore Andrea Mantegna di Brescia.
L’Alleanza Slow Food dei Cuochi
L’Alleanza Slow Food è un patto fra cuochi e piccoli produttori per promuovere i cibi buoni, giusti e puliti del territorio e per salvare la biodiversità.
I cuochi dell’Alleanza impiegando ogni giorno nelle loro cucine i prodotti di contadini, allevatori, casari, pescatori, viticoltori, artigiani che producono con passione e rispetto per la terra e per i loro animali.
Nei loro menù puoi trovare prodotti locali, Presìdi Slow Food, i prodotti dell’Arca del Gusto, dei Mercati della Terra e delle comunità di Slow Food In Italia e all’estero.
I cuochi si impegnano a segnalare i nomi dei produttori dai quali si riforniscono, per dare rilievo e visibilità al loro lavoro.
Il progetto dell’Alleanza
Il progetto dell’Alleanza è nato nel 2009 in Italia e oggi è attivo in oltre 25 Paesi.
I cuochi hanno storie, cucine, profili molto differenti fra loro ma condividono l’impegno per la tutela della biodiversità agroalimentare, per la salvaguardia dei saperi gastronomici e delle culture locali.
Possono svolgere la propria attività nelle cucine di ristoranti di ogni genere: bistrot, locande, alberghi, cuochi a domicilio, mense scolastiche, istituti alberghieri, scuole di cucina o anche in contesti informali come mercati e cucine di strade. Possono inoltre aderire all’Alleanza cuochi che propongono qualsiasi tipo di cucina: etnica, fusion, creativa e via dicendo.
Ricercano materie prime di qualità (locali, sostenibili e di stagione), raccontano l’origine dei prodotti che scelgono e conoscono i produttori dai quali si riforniscono. Riducono l’impatto ambientale della propria attività e lo spreco alimentare.
I prodotti sono locali e legati a progetti Slow Food (e dunque Presìdi, Arca del Gusto, comunità del cibo, Mercati della Terra…), provengono da produzioni virtuose, rispettose dell’ambiente e del benessere animale. In particolare, i cuochi valorizzano i Presìdi nei loro menù, privilegiando quelli del proprio territorio e precisando sul menù il nome del produttore che li ha forniti, per dare rilievo e visibilità al suo lavoro.