I top chef dell’Emilia-Romagna, il gotha della ristorazione regionale, programmano un’altra annata di iniziative e progetti per valorizzare le eccellenze enogastronomiche – del territorio e non solo – e promuovere una nuova cultura della cucina.
I top chef dell’Emilia-Romagna annunciano un 2025 di iniziative
CheftoChef – emiliaromagnacuochi, nel confermare i propri vertici con Massimiliano Poggi alla presidenza, Massimo Bottura e Isa Mazzocchi come vice-presidenti, Igles Corelli e Massimo Spigaroli presidenti onorari, rilancia la propria azione sul territorio: con oltre quindici anni di impegno nella valorizzazione della cultura enogastronomica emiliano-romagnola, infatti, CheftoChef si conferma punto di riferimento nel dialogo tra ristorazione, agricoltura, artigianato, formazione e identità territoriale.
Centomani, la festa degli chef, non raddoppia: triplica
La principale novità della stagione 2025 riguarda la “moltiplicazione” di Centomani di questa terra, la manifestazione più importante dell’associazione, la festa dei soci e degli amici di CheftoChef, che diventerà un evento ripetibile in regione con almeno tre tappe: oltre all’edizione storica all’Antica Corte Pallavicina della famiglia Spigaroli a Polesine Zibello si sta infatti lavorando a una prima edizione romagnola, da organizzarsi presumibilmente a Villa Torlonia di San Mauro Pascoli e a un’edizione bolognese.
La mappatura gastronomica con l’Intelligenza Artificiale
Ma non sarà l’unica novità. Tra i nuovi progetti di CheftoChef ci sarà quello della mappatura gastronomica dell’Emilia-Romagna attraverso l’analisi, mediante l’Intelligenza Artificiale, di oltre 1500 menu storici. Allo scopo ci si avvarrà del supercomputer Leonardo, oggi al quarto posto tra i più potenti supercalcolatori del mondo, situato nel datacenter Cineca del Tecnopolo di Bologna.
L’operazione, condotta assieme al professor Davide Cassi, docente di Fisica della Materia all’Università di Parma, e all’organizzazione Menù Associati con l’intento di creare una mappa culturale e identitaria della cucina regionale, analizzando elementi comuni e differenze locali per valorizzare territori, prodotti e tradizioni.
Il concetto di areale gastronomico
D’altronde è dalla collaborazione fra CheftoChef, il lavoro dei contadini, quello di Slow Food e Tempi di Recupero, che è nato il concetto di “areale enogastronomico”, un approccio narrativo e operativo volto a ridefinire il significato di territorio a partire dalle affinità culturali e produttive anziché dai confini amministrativi.
In Emilia-Romagna, al momento, gli areali presenti sono due: i Rubiconi nella zona del riminese-cesenate, e le Faentine, nell’entroterra della provincia ravennate: qui si stanno sviluppando importanti reti tra ristoratori, produttori, trasformatori, gastronomi, associazioni e cittadini con l’obiettivo di fornire strumenti narrativi condivisi capaci di costruire identità locali autentiche, accessibili a residenti e visitatori anche attraverso incontri ed eventi.
Gli appuntamenti del 2025, da Macfrut al Wein Tour
Non mancherà come sempre un nutrito calendario di appuntamenti che vedranno gli chef dell’associazione impegnati a cucinare le proprie specialità in contesti a volte anche peculiari, a partire dal Macfrut, il salone italiano dell’ortofrutta in programma a Rimini dal 6 all’8 maggio e dove si svolgerà una serie di incontri sul cibo salutare, per poi passare al Wein Tour di Cattolica, che si terrà dal 16 al 18 maggio, alle varie date di Tramonto DiVino, il roadshow enogastronomico che fino al prossimo autunno toccherà diverse tappe in tutta la regione.
Continua il progetto di Festamercato
Inoltre, grazie al capillare lavoro dei soci chef, gourmet e produttori presenti sul territorio, le Città della Gastronomia CheftoChef continueranno a ospitare il rito della Festamercato: dal 2 al 4 maggio a Fiorenzuola d’Arda con il Festival dell’Anolino, il 2 giugno a Borgonovo Val Tidone con Fermento in Val Tidone, l’evento dedicato ad acqua, farine e vini fermentati, e sempre in giugno a Bomporto con Rosso Rubino, la rassegna per la promozione del Lambrusco di Sorbara, mentre è in fase di programmazione la Festamercato dei salumi cotti che tradizionalmente si svolge a Russi e si sta lavorando per la creazione a Roncofreddo e Valli del Rubicone una nuova Festamercato che vedrà protagonisti i formaggi della Romagna.
Nelle scuole alberghiere alla ricerca di forze nuove
Altro progetto, l’avvio della fase progettuale dell’ITS per Gastronomi Scientifici, un percorso di istruzione tecnica superiore rivolto a diplomati, pensato per colmare il divario tra mondo accademico (ad esempio la figura del tecnologo alimentare) e cultura gastronomica artigianale (quella dei cuochi). L’obiettivo è formare figure professionali capaci di integrare competenze pratiche e scientifiche, promuovendo l’innovazione nelle cucine e nel settore agroalimentare.
La forza della parola scritta: le nuove pubblicazioni di CheftoChef
Infine, prosegue anche l’attività editoriale. Dopo il successo del volume “La Romagna dei ristoranti: storie di menu” a firma dei soci gourmet Maurizio Campiverdi e Franco Chiarini (Edizioni Moderna – Ravenna, 2024, per Menù Associati), in questo nuovo anno si realizzerà un volume “gemello” dedicato ovviamente all’Emilia. Nel 2025 verrà rinnovato il protocollo d’intesa tra CheftoChef e la Regione Emilia-Romagna, confermando l’impegno su progetti comuni legati ad agricoltura, formazione, turismo e promozione del territorio, perché il valore dell’Associazione risiede nella sua capacità di produrre cultura gastronomica duratura, elemento chiave per la competitività e l’identità delle comunità locali.
Gli chef della regione come risorsa culturale e strategica
In un momento storico segnato da profonde trasformazioni sociali, climatiche ed economiche, l’Associazione rilancia il proprio ruolo con rinnovato slancio progettuale e visione strategica. Grazie alla collaborazione costante con la Regione Emilia-Romagna e altre istituzioni regionali, enti di ricerca, chef, produttori e attori culturali, CheftoChef punta a consolidare un modello di sviluppo gastronomico sostenibile e partecipato. Le attività previste per il 2025 tracciano un percorso concreto fatto di formazione avanzata, innovazione tecnologica e riscoperta delle radici locali.