Al centro del Tavoliere delle Puglie, nella zona pedemontana della Daunia, non molto distante dal capoluogo Foggia, in cima ad un’altura formata dai tre colli di Monte Albano, Monte Belvedere e Monte Sacro, c’è Lucera, importante centro della Capitanata.
Pillole di storia
La città ha origini antichissime, come possono testimoniare i reperti ritrovati, che risalgono al neolitico, all’età del bronzo, alla presenza dei Greci, dei Dauni fino all’epoca romana e imperiale.
Il medioevo la vede al centro delle vicende che riguardano i Normanni, gli Svevi ed in particolare Federico II, che fece della città una delle roccaforti del suo potere e vi trasferì anche una colonia della popolazione saracena dalla Sicilia. Sul colle più alto, il Monte Albano, l’imperatore fece costruire la sua splendida dimora imperiale, il Palatium, imponenti mura e la maestosa Fortezza svevo-angioina che ancora oggi domina la città.
In questo periodo la città arricchì di splendide testimonianze dell’arte musulmana di cui ancora oggi si ritrova traccia, come la duecentesca torretta saracena e la Via alle Mura nei pressi di Porta Troia.
La Basilica Cattedrale, magnifico esempio di stile gotico-angioino, è sorta agli inizi del ‘300 per celebrare la vittoria degli Angioini sui Saraceni e dedicata a Santa Maria, patrona della città, così trecentesca è la Chiesa di San Francesco, oggi Santuario.
Anche in epoche successive Lucera ebbe un ruolo importante nell’economia del territorio arricchendosi di nuove istituzioni e palazzi gentilizi con splendide corti, arredi sontuosi ed affreschi originali, ancora oggi ben conservati.
Lucera, la Chiave di Puglia
Attualmente la città conta più di 35.000 abitanti; è tra le Città d’Arte italiane e, per la sua posizione strategica nel territorio, le è stato affibiato l’appellativo di Chiave di Puglia.
Nei suoi dintorni, la campagna è piena di masserie dove si coltivano prevalentemente vigneti, oliveti e ortaggi, in particolare pomodori, tanto grano e qualche raro frutteto; il paese, infatti occupa un posto di rilievo tra i centri di interesse agricolo più conosciuti ed apprezzati della Capitanata.
Nel territorio attorno a Lucera, addentrandosi nei Boschi dei Monti Dauni, si trovano paesaggi incantati e ancora incontaminati, pieni di itinerari naturalistici per andare alla scoperta della flora e della fauna, o storico-culturali per ammirare le vestigia del passato, le tracce dell’edilizia rurale come masserie, fontane d’acqua sorgente, antiche chiesette intorno alle quali sorsero tanti piccoli borghi.
Il grano duro è senza dubbio il prodotto principale che contribuisce annualmente a rifornire le industrie molitorie del territorio provinciale e nazionale con un prodotto di eccellente qualità, oggetto di selezioni di pregiate “semole” richieste per le migliori paste alimentari commercializzate sul mercato nazionale ed internazionale.
Altri prodotti tipici locali sono il pomodoro, in particolare quello destinato alla trasformazione industriale, ed ortaggi come peperoni, rucola, bietole da costa, broccoli, leguminose che entrano spesso nelle principali ricette della semplice cucina locale.
Tra le produzioni agricole, non vanno dimenticati l’ottimo olio di oliva prodotto da piante anche secolari della campagna circostante ed i vini: il “cacc’e mmitte” Doc, una mescolanza di cultivar locali, tra cui spicca il “somarello”, di medio invecchiamento ed il “Cioccarello”, vino dal caratteristico colore “rosa cipolla”.
Tra le attività caratteristiche di Lucera, c’è anche la lavorazione artigianale del pane e dei taralli: infatti il prodotto tipico da forno lucerino è il pane di Lucera, a lievitazione naturale e lavorazione manuale.
Anche i prodotti caseari, frutto di una tradizione antica quanto le transumanze che percorrevano queste terre in tempi antichi, hanno ancora una discreta rilevanza, con la produzione di mozzarelle, caciocavalli e scamorze.