Insignito tra i “Borghi più belli d’Italia”, Corenno Plinio, piccolo borgo facente parte del comune di Dervio, in provincia di Lecco, è una gemma nascosta sul Lago di Como.
Il borgo, sulla sponda orientale del Lario, è un gioiello medievale davvero incantevole, famoso anche per i suoi soli 16 abitanti circa e per essere conosciuto come il “borgo dei mille gradini” scavati nella roccia, che conducono al cuore del borgo.
Pillole di storia
Incastonato tra il lago di Como e monti circostanti, Corenno Plinio fonda la sua storia nel passato profondo dell’Europa, dai Celti passando per l’Impero Romano fino al Medioevo.
Da sempre fortificato, il paese è caratterizzato da splendide scale intagliate nella roccia, piene di testimonianze storiche, scorci floreali baciati dal sole e antiche abitazioni.
Incastonato su un promontorio roccioso tra lago e montagne ai piedi del monte Legnoncino, Corenno Plinio è una frazione del comune di Dervio. Le sue lunghe scalinate sono composte da ben 493 gradini scolpiti nella pietra, che dalla piazza medievale scendono al lago collegando l’abitato all’antico molo, sede di imperdibili tramonti.
La struttura del borgo è quella tipica medioevale, con la chiesa e i suoi affreschi, le arche, il castello-recinto con le torri, le scalogge e il vecchio molo.
La comunità degli abitanti (la vicinitas o la communitas), è nata dopo il primo Millennio, un insieme di famiglie, affrancate dal giogo del feudatario, che decidono liberamente e autonomamente di organizzarsi e proteggere la propria identità sociale e culturale con la creazione di istituzioni e di norme raccolte nello Statuto comunale medioevale, giunto a noi nell’edizione del 1389. A protezione e a difesa dell’identità sociale e fisica, costruiscono una fortificazione comunitaria per rifugiarvisi in caso di pericolo.
L’origine del nome
Fin dai primi documenti medioevali il borgo è denominato Corenno o Coreno: l’origine del toponimo è probabilmente celtica, anche se in passato gli Umanisti hanno voluto scorgere la radice greca Corintum, pensando ai coloni greci inviati da Giulio Cesare sul lago di Como. Il nome Plinio venne aggiunto nel 1863, dopo l’Unificazione d’Italia; le autorità locali scelsero di associargli il nome Plinio perché si credeva che Plinio il giovane, Console dell’Impero Romano nato a Como, vi avesse posseduto quella villa che come lui stesso ci dice è “posta su una rupe che dominava il lago.
Un’esperienza autentica sul Lago di Como
Corenno Plinio è la destinazione ideale se si desidera esplorare un lato autentico e pittoresco del Lago di Como, lontano dalle mete turistiche più affollate; per preservarne l’integrità dal 2018 è stato introdotto un piccolo ticket d’ingresso destinato alla manutenzione e alla cura del luogo.
Le attrazioni principali
Una visita a Corenno Plinio non è una semplice passeggiata turistica, ma un’immersione in un’atmosfera unica. I vicoli stretti, le case antiche e i giardini fioriti creano un’atmosfera magica.
Da vedere il Castello Medievale degli Andreani edificato sulla rupe, in cima al borgo, che costituisce uno dei migliori esempi di fortificazione dello scacchiere lariano. Nonostante abbia subito vari assedi e assalti lungo i secoli, si caratterizza rispetto ad altri per il discreto grado di conservazione e per la vista panoramica mozzafiato sul Lago.
Adiacente al castello ci sono un’alta muraglia e due torri merlate che trasportano i visitatori indietro nel tempo; la prima è munita da una stretta, detta a vela, all’entrata per vigilare verso sud e una più possente quadrangolare verso nord, non immorsata al muro, per cui si ritiene che sia anteriore all’attuale castello. Oggi manca la parte di recinzione che difendeva dalle incursioni dal lago: è stata abbattuta per consentire in epoche più recenti di ammirare il paesaggio e di coltivarvi all’interno un vigneto.
Molto interessanti anche le Arche trecentesche ai lati della chiesa: due arche marmoree poste ai lati del portale mentre la terza è addossata alle mura del castello; arca romanica la prima del fondatore della dinastia Iacobo Andreani realizzata con marmo bianco di Musso e pietra nera di Varenna, arca gotica la seconda arricchita da tre statue sugli spioventi che rappresentano i due fatti centrali della fede cristiana: incarnazione, morte e risurrezione attribuibili ai maestri scalpellini di Campione d’Italia e la terza voluta da Stefano Andreani nel 1371, di stile gotico fiorito
Rievocazioni Storiche
Ogni anno, tra agosto e settembre, Corenno Plinio ospita rievocazioni storiche che riportano in vita il passato del borgo. L’evento principale è la rievocazione dello sbarco dell’Imperatore Federico Barbarossa, con figuranti in costume, musica e visite al castello.