poca distanza dalla riviera del Conero, in provincia di Ancona, Castelfidardo è un’antica quanto bella cittadina di circa 20.000 abitanti, famosa nel mondo per le sue fisarmoniche
Il borgo, tra le vallate dei fiumi Aspio e Musone, su un colle a poco più di 200 metri slm dà sulla “Selva di Castelfidardo” e la sua posizione strategicamente rialzata e lungo una importante via di comunicazione è stata causa di dispute per secoli.
Pillole di storia
Il territorio è stato abitato fin dal Paleolitico, come testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici e necropoli; l’epoca romana ne vede consolidata l’importanza, ma è il periodo medioevale che ne sancisce lo sviluppo, quando nascono i primi borghi fuori le mura: il borgo del sole e quello delle “casine”.
Nel 1602, presso la chiesa di Crocette, venne istituita luna fiera che si svolge tuttora nel mese di settembre, una delle più antiche. Il Settecento vede Castelfidardo mutare radicalmente; il centro urbano subisce grosse trasformazioni, con la ristrutturazione del palazzo comunale, la ricostruzione del convento di S. Francesco e di quello di S. Benedetto e l’edificazione della chiesa Collegiata.
Da vedere
Tra le piazze più importanti di Castelfidardo c’è Piazza Don Minzoni, comunemente chiamata “Porta Marina”, considerata il balcone della città in quanto si affaccia sull’Adriatico con una bellissima vista.
Una delle principali vie d’accesso alla città si apre con un caratteristico arco; interessante anche il vecchio acquedotto ed il Monumento Nazionale delle Marche in ricordo dell’ottocentesca “Battaglia di Castelfidardo” contro le truppe francesi alleate del Papa, che si trova all’interno del Palazzo comunale, nella piazza centrale. È l’antico palazzo priorale, restaurato fin dalle fondamenta nel 1780. All’ultimo piano spicca il Salone degli Stemmi, così denominato per la presenza degli stemmi dei Comuni che contribuirono all’erezione del Monumento nazionale delle Marche, completato nel 1912.
Sulla collina della Selva c’è la settecentesca Villa Ferretti, proprio dove si fronteggiarono i due eserciti in quella battaglia, oggi sede museale, con mobili ed arredi storici, pezzi di arte religiosa ed opere d’arte tipicamente marchigiane.
Altro posto interessante da vedere sono le grotte di Sant’Anna, un complesso di cunicoli sotterranei che risale probabilmente ad un periodo compreso tra il 1300 e la seconda metà del 1400; probabilmente avrebbero avuto funzione di cantine, depositi, dimore stagionali, ricoveri temporanei, soprattutto in caso di pericolo e di vie di comunicazione con l’esterno del castello e tra terzieri dello stesso.
Interessante anche la quattrocentesca Chiesa di Santa Maria della Misericordia, con la sua facciata armoniosa, il portale in pietra d’Istria e il timpano decorato con un bassorilievo della Madonna della Misericordia. All’interno, oltre a uno splendido presepe artistico permanente, si può ammirare un pavimento in laterizio cinquecentesco con eleganti motivi geometrici.
Castelfidardo, il paese delle fisarmoniche
Castelfidardo è famosa nel mondo per la produzione di fisarmoniche, tanto che gli estimatori dello strumento arrivano numerosi sia per i concerti, sia per la scuola che si è creata, sia per il museo omonimo.A conferma del primato del borgo nella costruzione di strumenti musicali, nel 2001 il Maestro artigiano Giancarlo Francenella ha realizzato la fisarmonica più grande del mondo: alta 2,53 metri, larga 1,90 metri e pesante 200 kg. Oggi è esposta nel suo laboratorio in Piazza della Repubblica ed è inserita nel Guinness dei Primati.
Ma tantissimi appassionati arrivano soprattutto in occasione del Festival internazionale della fisarmonica con interpreti invitati da ogni parte del mondo. In tale occasione Castelfidardo viene invasa da un numero enorme di persone le quali, oltre a godere di ottima musica, possono conoscere e gustare i prodotti tipici locali ed i migliori piatti della gastronomia marchigiana.