Con la Festa Artusiana, da sabato 28 giugno a domenica 6 luglio, Forlimpopoli, nel cuore della Romagna, torna a rendere omaggio come succede da 29 anni a questa parte, al suo concittadino più illustre, il gastronomo Pellegrino Artusi, padre indiscusso della moderna cucina italiana, trasformandosi nella capitale del “mangiar bene”

Pellegrino Artusi
Pellegrino Artusi, nato a Forlimpopoli il 4 agosto 1820 è stato uno scrittore, gastronomo e tra i primi studiosi, oltre che di lingua e letteratura italiana, della cosiddetta cultura materiale, autore del noto saggio gastronomico “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, che oltre ad essere una delle opere italiane più tradotte e diffuse al mondo, ha rappresentato anche uno strumento di primaria importanza nella costruzione dell’identità nazionale.
La Festa Artusiana
Un intreccio unico di suoni, profumi e sapori invaderà per nove giorni il centro storico della cittadina artusiana, teatro di un inedito dialogo tra gastronomia, cultura e intrattenimento, richiamando nelle sue vie oltre 5.000 persone ogni sera.
Il filo conduttore della manifestazione è la cucina domestica, con le 790 ricette de “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” che vengono proposte nei ristoranti e negli stand allestiti lungo le strade, le piazze e i vicoli rinominati per l’occasione come i capitoli del celebre manuale.
La Festa Artusiana intreccia la stuzzicante offerta gastronomica con un ricco programma di spettacoli, concerti, animazioni, mostre ed eventi culturali che stimolano il palato e deliziano l’intelletto.
Un percorso che prende vita grazie anche alla collaborazione con Casa Artusi, primo centro di cultura gastronomica in Italia dedicato alla cucina domestica, cuore pulsante della Festa e cornice ideale per incontri, dibattiti, convegni e, come è ormai da tradizione, per l’assegnazione del “Premio Artusi” e dei “Premi Marietta ad Honorem”, riservati a personaggi di chiara fama.
La Festa Artusiana è una manifestazione unica, in cui ciascun ospite trova risposta alle sue curiosità gastronomiche e culturali in un clima caloroso, all’insegna di quella convivialità che affonda le sue radici nella cultura classica della sacralità dell’ospite.