Era il 27 dicembre 1975, 14 soci fondatori firmano l’Atto Costitutivo della Cantina Produttori Erbaluce di Caluso. Oggi, i soci della Cooperativa sono 130. Dei 70 ettari di vigneti curati dai soci, 38 sono riservati a questo vitigno storico e allevati a “pergola” Canavesana.

Il presidente B. Merlo presenta il vecchio libro soci della Cantina. Credits Andrea Di Bella
Sono passati 50 anni e la Cantina è più che mai dinamica e proiettata al futuro. Gli ultimi anni hanno segnato passi importanti per l’Erbaluce che rimane l’uva per eccellenza. Nel 2023, il vitigno a bacca bianca, simbolo di Caluso e del Canavese, è stato vitigno dell’anno per la Regione Piemonte e, lo stesso anno, il Fiordighiaccio, l’Erbaluce di Caluso criomacerato, è stato eletto dalla guida di Doctor Wine, vino bianco col miglior rapporto qualità/prezzo a livello nazionale.
Ma il 2023 è anche stato l’anno in cui prende vita la Vigna del Castellazzo, terreno di proprietà comunale, in ottima posizione, che viene dato in gestione per 30 anni alla Cantina Produttori Erbaluce di Caluso, per un impianto che diventa il biglietto da visita dell’Erbaluce di Caluso. Filari urbani per tramandare una civiltà contadina, per ricordare che nel Calusiese, la vite è vita e molto, forse tutto, dipende da coloro che coltivano e curano i vigneti.
La festa ha visto la partecipazione dei vertici amministrativi della Cantina e dell’enologo, dei soci, dei rappresentanti pubblici della città di Caluso, della Camera di commercio di Torino, delle organizzazioni di categoria agricole, dei vertici degli Istituti di credito.
Momenti di emozione durante la premiazione di coloro che da anni contribuiscono fattivamente al buon funzionamento dell’attività aziendale. Festeggiato in particolare il socio fondatore ancora in vita Anselmo Scapino, per tutti semplicemente “Anselmino”.
“Non è cambiata la passione che ha spinto i 14 fondatori a riunirsi, a ragionare e lavorare insieme. Oggi tra i nostri soci ci sono i figli, i nipoti di quelli che hanno iniziato l’avventura 50 anni fa. Certo l’agricoltura attraversa tempi difficili, ma siamo fiduciosi e ottimisti”., sottolinea Bartolomeo Merlo, presidente della Cantina.
Durante gli interventi, qualcuno ha ricordato che “qui si è partiti dal bottiglione e dai vini sfusi”. Sacrosanta verità… e oggi sono arrivati al Vermouth. Una meravigliosa immagine, una riflessione piena di significati che fa capire quanta strada sia stata percorsa, quanti progetti siano stati realizzati, quanto impegno sia stato profuso da tutti i soci.
Partendo da questa affermazione mi soffermo con il Presidente della Cantina Produttori Erbaluce di Caluso.
“Dal bottiglione al Vermouth… Sono passati 50 anni… 50 anni e non sentirli!. Siamo in un territorio, il Canavese, che piano piano sta crescendo, cerca di riemergere. Noi avevamo Olivetti e Lancia, due marchi importantissimi a livello mondiale. Oggi non ci sono più e stiamo cercando di ritornare a far battere il cuore di questo territorio, al centro dell’economia antica di quest’angolo di Piemonte, puntando sull’agricoltura. Prima, abbiamo sentito parlare di bellezza, di paesaggio; questo vuol dire turismo, significa attirare visitatori. 50 anni e non sentirli vuol dire tutto questo, siamo ancora giovani sul tema e cerchiamo di dare tutto quello che possiamo”.

Filari di Erbaluce sulla collina di Caluso. Credits Andrea Di Bella
Nelle parole di chi è intervenuto, storici, enologi, soci fondatori, soci attuali ho percepito una certa vivacità nel mondo dell’Erbaluce. Secondo te, da cosa è dettata.
“Posso confermare che l’Erbaluce, negli ultimi anni, ha avuto un successo senza precedenti, specie dal 2023 quando la Regione Piemonte lo ha eletto “Vitigno dell’anno”. Poi, c’è da dire che è un vino che abbiamo saputo declinare in tre tipologie: “fermo”, “spumante”, “passito”. Le bollicine sono state apprezzate dal mercato, moltissimo. Tutto ciò ha contribuito a creare attorno al nostro vino un alone di curiosità, e, successivamente, di grandi consensi”.
Presidente, quale è il prossimo sogno che vorresti fare?
“Beh, con i sogni bisogna andarci piano. Sicuramente un sogno bello, ma vorrei farlo durare a lungo. Che so, mi viene in mente di poter creare un punto vendita diverso da aggiungere al nostro tradizionale in cantina. Potremmo partire da questa nuova collaborazione con la Cantina Longo, che oggi ci ospita e che hanno dismesso: loro consegnano le uve in cantina, noi le vinifichiamo e poi mettono in commercio il vino con la loro etichetta”.
E l’ultimo che hai fatto, sempre rivolto all’Erbaluce?
“Noi siamo canavesani, siamo sabaudi, lenti… un toc per volta. Anche i sogni sono rallentati”.
Un momento conviviale riunisce tutti i partecipanti per un brindisi con i vini della Cantina e un rinfresco preparato dagli allievi e dagli insegnanti dell’IIS Ubertini di Caluso.

Il rinfresco preparato da studenti e docenti dell’Istituto Ubertini di Caluso. Credits Andrea Di Bella
Ai prossimi 50 anni!!!